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26.06.2025 - 10:15
Foto di repertorio
È una giornata ad alta intensità quella che attende i sindaci della provincia di Rovigo venerdì 27 giugno: tre diverse convocazioni, una dietro l’altra, per definire il futuro prossimo di Ecoambiente, la società partecipata che gestisce il ciclo dei rifiuti sul territorio polesano. Il nodo principale riguarda l’approvazione del bilancio, mentre la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione potrebbe slittare. La parola d’ordine, per ora, è prudenza.
Il primo appuntamento è fissato per le 14.30 con l’assemblea del Consiglio di Bacino, presieduta da Tiziano Menon. Sul tavolo, la sostituzione di un consigliere dimissionario, una variazione del bilancio previsionale dell’ente e la valutazione sull’adesione a un bando regionale dedicato alla valorizzazione dei beni riutilizzabili, nell’ottica dell’economia circolare.
Alle 16, toccherà invece all’assemblea dell’organo di controllo analogo di Ecoambiente, convocata dalla sindaca di Rovigo Valeria Cittadin, che in qualità di socio di maggioranza chiama i colleghi primi cittadini a deliberare sull’approvazione del bilancio d’esercizio predisposto dal Cda attuale, presieduto da Pier Paolo Frigato. Nello stesso incontro si discuterà anche della futura struttura organizzativa dell’azienda: con la volontà condivisa di introdurre la figura di un direttore generale, si prospetta una riduzione delle deleghe operative per il prossimo amministratore delegato.
A tal proposito, sembra prendere quota il nome di Eugenio Boscini, ex sindaco di Castelmassa e attuale dirigente di Ecoambiente in distacco presso Polaris, società partecipata attiva nella gestione dei rifiuti speciali. Boscini, già dipendente dell’Ente di bacino, potrebbe essere la figura prescelta per guidare l’azienda in questa fase di rilancio.
Chiuderà la giornata l’assemblea dei soci di Ecoambiente, in programma per le 17. Qui verrà formalizzata l’approvazione del bilancio e sancita la fine del mandato dell’attuale Cda. Tuttavia, nonostante le scadenze, la designazione del nuovo consiglio appare prematura. L’orientamento sarebbe quello di sospendere i lavori e prendersi il tempo massimo previsto dal Codice civile – 45 giorni – per raggiungere una sintesi condivisa, con l’obiettivo di chiudere entro l’inizio di agosto.
Resta da sciogliere il nodo del nuovo amministratore delegato, una figura che sarà probabilmente più snella rispetto al passato e che sarà designata direttamente dal Comune di Rovigo, titolare della quota di maggioranza assoluta. Si profila dunque una governance più tecnica, con un Dg operativo e un Cda in posizione di supervisione.
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