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Este, la città che ascolta: torna il Bilancio Partecipato. Dal 1° luglio spazio alle nuove idee dei cittadini

Dopo un anno di piccoli interventi nei quartieri, l’assessora Bertazzo rilancia il progetto

Este, la città che ascolta: torna il Bilancio Partecipato. Dal 1° luglio spazio alle nuove idee dei cittadini

Foto di repertorio

Piccoli interventi, grandi risultati. È questa la filosofia che guida il Bilancio Partecipato di Este, iniziativa che anche nel 2025 riparte con una nuova chiamata alle idee: dal 1° al 20 luglio, cittadini e comitati di quartiere potranno presentare proposte per migliorare la città, partendo dai bisogni concreti del territorio.

A guidare il progetto, ancora una volta, è l’assessora alle Politiche Partecipative Erika Bertazzo, che in questi mesi ha percorso ogni angolo del comune per verificare di persona i risultati degli interventi passati e raccogliere nuove istanze. «Non parliamo di opere spettacolari – sottolinea – ma di azioni puntuali, tangibili, che rispondono a necessità reali e quotidiane. Per noi amministrare significa ascoltare».

E in effetti, guardando ai lavori già realizzati, si può parlare di un vero mosaico di micro-trasformazioni che stanno cambiando il volto dei quartieri. A Schiavonia, ad esempio, una piccola area verde ha ritrovato dignità con un lampione, una fontanella, nuova recinzione e segnaletica rinnovata. A Motta, l’illuminazione è migliorata in via Cortona, dove è nato anche un percorso pedonale sicuro. A Prà, i bambini hanno a disposizione nuove giostre. In Este Nuova-Meggiaro, oltre a cestini e giochi in via Soster, è nata una rete di volontari, supportata con corsi e materiali dal Comune stesso.

Il progetto coinvolge praticamente ogni zona del comune: dal Pilastro-Salute, dove la nuova segnaletica protegge i pedoni, a Deserto, che guadagna punti luce e portabici. E non manca l’attenzione alla sicurezza in centro, con nuove telecamere nel parcheggio del Patronato Redentore. Simboli di una città che non lascia indietro nessuna frazione.

Un ruolo centrale lo giocano anche Parrocchie, associazioni sportive, comitati di cittadini e volontari: «Senza il loro contributo – sottolinea l’assessora – non avremmo potuto fare nulla. Sono il vero motore del cambiamento. Ringrazio loro, così come assessori e consiglieri che mi hanno supportata in questo percorso».

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