Buone notizie per la qualità delle acque lungo la costa veneta: l’ultima tappa regionale della 39ª edizione di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente, si chiude con risultati incoraggianti. Tutti gli 11 punti monitorati quest’anno rientrano nei limiti di legge, segnando un miglioramento rispetto al 2024, quando in due località si erano registrati sforamenti preoccupanti.
I dati sono stati illustrati questa mattina al Porto Baseleghe di Bibione durante la conferenza stampa che ha concluso la tappa veneta. Presenti, tra gli altri, il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro, la portavoce nazionale di Goletta Verde Elisa Turiani, rappresentanti di istituzioni locali, forze dell’ordine e aziende partner come CONOU.
Il monitoraggio è stato effettuato il 4 giugno dai volontari di Legambiente in un periodo di bassa pressione turistica, prima del pieno della stagione balneare. “Quest’anno abbiamo fatto i prelievi a inizio stagione – ha spiegato Lazzaro – ed è un fattore importante. Luglio e agosto vedono un impatto antropico molto più intenso. I risultati sono migliori, ma questo non deve far abbassare la guardia”.
Undici punti campionati, tutti promossi
Le analisi hanno interessato 6 punti in mare e 5 in corrispondenza di foci di fiumi e canali. Particolare attenzione è stata rivolta a due zone critiche nel 2024 – la foce dell’Adige tra Chioggia e Rosolina e la spiaggia di Barricata a Porto Tolle – entrambe rientrate nei limiti quest’anno.
In provincia di Venezia sono stati monitorati, tra gli altri, la Laguna del Mort a Eraclea, la foce del Piave a Jesolo, Porto Falconera a Caorle, la foce del Sile e Punta Sabbioni a Cavallino Treporti. In provincia di Rovigo, controlli a Boccasette (foce del Po di Maistra) e alla spiaggia di Barricata, tornata entro i limiti.
L’importanza dell’informazione e della prevenzione
Dal palco di Bibione è stato ribadito come Goletta Verde non rilasci “patenti di balneazione” – competenza delle autorità locali – ma fornisca un monitoraggio indipendente e divulgativo. Elisa Turiani ha ricordato che in molte foci di fiumi vige il divieto di balneazione, ma spesso i cittadini non ne sono informati: “Capita di vedere anche bambini giocare in acqua in aree interdette. Le amministrazioni devono segnalare chiaramente i divieti per tutelare la salute e l’ambiente”.
Verso una visione integrata della costa
Oltre ai dati, Legambiente ha rilanciato proposte strategiche: attivare un Contratto di Fiume interregionale per il Tagliamento, tutelare la biodiversità, contrastare l’erosione costiera. “Non basta avere dati buoni oggi – ha sottolineato Lazzaro – bisogna lavorare in modo strutturale, perché in caso di forti piogge i depuratori non reggono e i fiumi finiscono per trasportare scarichi in mare”.
La storica campagna per mare e coste
Partita da Trieste il 23 giugno, Goletta Verde risalirà la Penisola fino ad agosto, affrontando temi chiave come la depurazione, la lotta alla crisi climatica e la tutela della biodiversità. Focus anche sulle energie rinnovabili e sull’eolico off-shore, considerato un tassello imprescindibile della transizione energetica.
Tra i sostenitori principali della campagna figura il CONOU (Consorzio Nazionale Oli Usati), che da anni promuove la raccolta e la rigenerazione di oli lubrificanti. “L’economia circolare – ha spiegato Alessia Merlo di CONOU – è la chiave per trasformare un rifiuto pericoloso in risorsa. Grazie al nostro lavoro, in 40 anni abbiamo evitato la dispersione di quasi 7 milioni di tonnellate di olio usato”.
Un presidio per il futuro
La 39ª edizione di Goletta Verde conferma la centralità di un monitoraggio indipendente e partecipato. “Il nostro mare è un patrimonio insostituibile – ha concluso Turiani – ed è responsabilità di tutti proteggerlo con gesti quotidiani, scelte politiche lungimiranti e informazione trasparente”.