Un filo invisibile ma fortissimo lega il celebre curatore e storico dell’arte Marco Goldin ai ragazzi con disabilità dell’associazione Genitori de “La Nostra Famiglia” di Noale. Un legame fatto di emozioni, colori, luce e passione per la pittura, celebrato in questi giorni con una mostra davvero speciale al ristorante Di Rocco.
Protagonisti, i giovani del laboratorio “Attivamente”, che hanno reinterpretato celebri opere viste dal vivo nelle mostre curate da Goldin – da Treviso a Padova – trasformandole in quadri, sedie dipinte, oggetti decorati. Da Van Gogh a Renoir, da Monet a Picasso: un viaggio nella grande arte filtrato dal loro sguardo creativo e autentico.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione dello stesso Goldin, accolto con calore dalla comunità. Presenti il sindaco Stefano Sorino, il parroco don Sandro Dalle Fratte e Andrea Martellato, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 3.
«I nostri ragazzi amano la luce e i colori degli impressionisti da quando hanno potuto visitare le mostre di Goldin – ha spiegato la presidente Giusy Bottacin –. Avere qui Marco è per noi una grande gioia: il suo lavoro è stato per loro una fonte di ispirazione straordinaria».
Dal canto suo, Goldin ha restituito parole dense di significato: «La gioia di questo incontro speciale è anche mia. È l’energia della pittura, dei grandi maestri, che arriva a toccare la sensibilità di tutti. L’arte è la più alta forma di democrazia, non fa distinzioni, parla a ciascuno in modo diverso. E l’esperienza di questi ragazzi lo dimostra».
Il critico d’arte ha anche tenuto una breve lezione pubblica, accennando alla sua prossima esposizione “Da Picasso a Van Gogh” che segnerà il ritorno a Treviso.

Le opere realizzate dai ragazzi sono esposte al Di Rocco e disponibili su offerta libera: il ricavato servirà a finanziare un nuovo progetto che prevede la realizzazione di due appartamenti per accogliere altre persone con disabilità.