Emergenza carceraria a Venezia: intesa tra il ministro Nordio e il Patriarca Moraglia

Una sinergia tra Stato e Chiesa per affrontare l’emergenza carceraria. È quanto emerso dall’incontro tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, che si sono confrontati sulla difficile situazione delle carceri veneziane, in particolare in merito alla carenza di organico e alle criticità infrastrutturali.

L’accordo, raggiunto nel pomeriggio di ieri e annunciato dal Ministero della Giustizia, punta a rafforzare il personale operativo nelle strutture penitenziarie del territorio e ad avviare un percorso condiviso per migliorare le condizioni di vita dei detenuti, potenziando sicurezza, dignità e possibilità concrete di reinserimento sociale.

Dieci nuovi agenti in arrivo a ottobre

Il Guardasigilli ha confermato che nel mese di ottobre verranno assegnati dieci nuovi agenti penitenziari provenienti dal 185º corso di formazione, dando un primo segnale concreto per affrontare la carenza di personale. Garantita anche la continuità nella direzione della Casa di reclusione femminile della Giudecca, con la nomina di un nuovo direttore.

Focus su spazi, attività e diritti

Tra i punti cardine dell’intesa, anche la valorizzazione di percorsi alternativi alla detenzione, il recupero di spazi inutilizzati da destinare al lavoro e all’attività fisica per i detenuti non pericolosi, oltre a una maggiore attenzione alla tutela dei diritti fondamentali della persona in regime detentivo.

Il patriarca Moraglia e il ministro Nordio hanno sottolineato la necessità di soluzioni strutturali e sostenibili, che vadano oltre la gestione dell’emergenza e che pongano l’uomo e la sua dignità al centro del sistema penitenziario.