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Giovani e territorio

Sessanta ragazzi al lavoro per riqualificare parchi e scuole a Selvazzano Dentro

Si è conclusa con entusiasmo l’edizione 2025 di “Ci Sto? Affare Fatica!”, il progetto che coinvolge adolescenti dai 14 ai 19 anni nella cura dei beni comuni

Foto dei volontari

Foto dei volontari

Si è conclusa con un bilancio più che positivo l’edizione 2025 di “Ci Sto? Affare Fatica!” a Selvazzano Dentro, un’iniziativa che ha visto sessanta giovani tra i 14 e i 19 anni impegnarsi concretamente nella cura degli spazi pubblici della città. Un progetto che unisce senso civico, manualità e spirito di squadra, promosso dal Comune in collaborazione con la Cooperativa La Carovana.

Il successo della proposta è stato tale che l’Amministrazione comunale ha deciso di raddoppiare i posti disponibili rispetto a quanto inizialmente previsto, portandoli da 30 a 60, con un conseguente incremento delle risorse investite. Tre settimane intense in cui ragazze e ragazzi, affiancati da volontari esperti – gli “handymen” – e supportati da genitori, insegnanti e associazioni del territorio, si sono messi in gioco con entusiasmo e dedizione.

Durante la prima settimana, 15 giovani si sono occupati del Parco di Villa Cesarotti: hanno pulito l’area verde, restaurato le panchine di via Veneto e costruito bancali per gli eventi estivi del parco. Un intervento concreto che ha reso più fruibile uno degli spazi simbolo del comune.

Nella seconda settimana, 26 partecipanti hanno lavorato presso la scuola primaria “Marcello” di Caselle, dove, insieme a tre handymen, genitori volontari e docenti, hanno stuccato e tinteggiato le pareti interne dell’edificio. Il colore scelto, un celeste delicato, è stato selezionato in linea con il progetto educativo della scuola.

La terza settimana ha visto infine 19 ragazzi impegnati nella fase finale dei lavori alla scuola “Marcello” e al Parco degli Alpini, collaborando ancora una volta con docenti, genitori e i volontari dell’Associazione Alpini, punto di riferimento prezioso per la comunità locale.

La conclusione del progetto è stata celebrata con entusiasmo e gratitudine: muri e panchine dai colori freschi sono oggi il segno tangibile di un’estate diversa, fatta di impegno, amicizia e cura del bene comune. Un’esperienza formativa che ha dato ai giovani un’occasione concreta per sentirsi parte attiva della propria città.

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