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Turismo ed economia

Oltre due milioni di presenze turistiche nel Vicentino nel 2024, ecco le aspettative di Confartigianato Vicenza per il 2025

Crescono i visitatori dall’estero, traino per l’economia locale e l’artigianato: l’Altopiano di Asiago supera Vicenza città nelle presenze, mentre le imprese del settore sfiorano i 3.000 operatori

L'altopiano di Asiago (foto dalla pagina web ufficiale del comune)

L'altopiano di Asiago (foto dalla pagina web ufficiale del comune)

Tempo di vacanze, e se l’estate porta con sé il richiamo del mare e della montagna, il turismo culturale resta un motore costante per il territorio vicentino. Secondo i dati Istat rielaborati dalla Regione Veneto, nel 2024 la provincia di Vicenza ha registrato 2 milioni e 323 mila presenze turistiche complessive, con il 66% di visitatori italiani (1 milione 532 mila) e il 34% di stranieri (791 mila).

L’incremento su base annua è del 2,6%, sostenuto soprattutto dal +7,1% dei turisti stranieri, mentre la componente italiana si mantiene stabile (+0,4%). I livelli complessivi del 2019 erano già stati recuperati nel 2023, anche se per i soli visitatori esteri si registra ancora un lieve calo (-0,7% sul 2019).

Tra i principali mercati di provenienza spiccano Stati Uniti (13,9% delle presenze straniere), Germania (12,2%) e Francia (5,7%). Proprio i turisti francesi segnano un arretramento (-3,4% rispetto al 2019 e -2,2% sul 2023), mentre statunitensi e tedeschi hanno superato i livelli pre-pandemia con crescite rispettive di +8,0% e +3,2%. Ancora in ritardo il turismo cinese: nonostante un recupero del 47,2% nell’ultimo anno, resta inferiore del 61,3% rispetto al 2019.

A livello territoriale, il capoluogo Vicenza attira il 24,6% delle presenze provinciali, seguito da Asiago (13,4%), Bassano del Grappa (7,5%), Roana (6,3%) e Montecchio Maggiore (6,2%). Complessivamente i sette comuni dell’Altopiano di Asiago totalizzano oltre 582 mila presenze turistiche (25,1% del totale provinciale), superando la città di Vicenza. L’Altopiano segna un incremento dell’1,8% nell’ultimo anno e addirittura un +45,2% sul 2019. Il capoluogo, pur crescendo del 2,7% nel 2024, non ha ancora colmato il divario con il periodo pre-pandemia (-11,2%).

«I dati ci dicono che il nostro Paese continua a piacere, anche grazie alla qualità dell’artigianato locale: ospitalità, benessere, prodotti unici. Le proposte di ristorazione, i centri benessere, le creazioni artigianali in ceramica, legno, abbigliamento o gioielleria sono elementi che arricchiscono l’esperienza del turista», commenta Christian Malinverni di Confartigianato Imprese Vicenza, con delega al Turismo.

Proprio per valorizzare questo patrimonio nasce ViArt, il portale di Confartigianato che guida alla scoperta di botteghe e laboratori artigiani, con una rete in espansione grazie anche alla partecipazione di giovani artigiani incentivati dai social.

Sul fronte economico, le imprese artigiane attive in settori legati alla domanda turistica erano a fine 2024 pari a 2.887 (12,8% del totale dell’artigianato vicentino), con 11.923 addetti. «Abbiamo numeri positivi e investimenti per un’accoglienza di qualità – conclude Malinverni – ma resta aperto il tema del personale. Ci sarebbero molte opportunità per i giovani: per chi vuole fare esperienza, per chi cerca un guadagno da reinvestire nella formazione, o per chi potrebbe scoprire in questo settore il proprio futuro professionale».

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