È ufficiale: sarà Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso, il candidato alla presidenza della Regione Veneto per il centrosinistra. A questo proposito, questa mattina durante la trasmissione “Buongiorno Veneto” su Radio Veneto24, è intervenuto Andrea Martella, segretario regionale del Partito Democratico.
«Una figura autorevole e credibile, capace di rappresentare un progetto alternativo a quello che ha governato il Veneto negli ultimi anni» – ha dichiarato Martella – «e di costruire una regione più giusta, più sostenibile e più equa».
Un’alleanza ampia e compatta
Il segretario del PD ha parlato di un percorso politico costruito nel tempo, con un confronto programmatico che ha permesso di raccogliere attorno a Manildo tutte le anime del fronte progressista, comprese molte liste civiche. «Presenteremo la coalizione più ampia e coesa degli ultimi anni» ha assicurato Martella.
A rafforzare il messaggio di rinnovamento è lo stesso slogan scelto dal candidato: “Una politica inclusiva”. Un chiaro segnale di discontinuità con il passato. «Il modello dell’uomo solo al comando è al tramonto – ha aggiunto Martella –. Il nostro obiettivo è costruire un Veneto che non lasci indietro nessuno, dai piccoli Comuni di montagna alle aree urbane».
Elezioni ancora senza data ufficiale
Resta però il nodo della data del voto, non ancora fissata dalla Regione. «È inaccettabile che a luglio non ci sia ancora una data ufficiale – ha detto il segretario dem –. La legge è chiara: si deve votare entro il 23 novembre. Chi rinvia lo fa solo per motivi di calcolo politico, non per l’interesse dei cittadini».
Martella ha anche respinto le ipotesi di esercizio provvisorio, qualora si votasse a ridosso dell’inverno: «Ci sono molti precedenti di regioni che hanno votato in novembre senza problemi per i bilanci».
Le priorità: energia, giustizia sociale, territori
Infine, il segretario del PD ha posto l’accento su temi centrali per il futuro del Veneto, come la transizione energetica, la coesione territoriale e la giustizia sociale. «La politica deve tornare a parlare di idee concrete e utili per la vita delle persone. Solo così si può contrastare l’astensionismo e ridare fiducia ai cittadini», ha concluso Martella.