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Il popolo dei Murazzi blocca l’abbattimento delle capannine: tradizione vs legalità al Lido

Decine di manifestanti arrestano la demolizione delle “capannine”

Il popolo dei Murazzi blocca l’abbattimento delle capannine: tradizione vs legalità al Lido

Foto di repertorio

Stamattina, lunedì 14 luglio, decine di residenti e amanti del litorale si sono radunati ai Murazzi del Lido, rispondendo all’appello del gruppo Murazzi Bene Comune, per impedire l’abbattimento delle storiche capannine in legno disposte di fronte al mare. L’ordine di demolizione, emesso dalla Procura della Repubblica di Venezia, è stato bloccato grazie alla protesta pacifica, autorizzata dalla Questura, e alla presenza della polizia di Stato e della polizia locale .

Le capannine, abitative e artigianali, sono da tempo considerate strutture abusive, pur conservando un forte valore simbolico per i bagnanti e le famiglie che le utilizzano in estate. “Vogliamo salvaguardare una delle tradizioni più radicate tra i frequentatori del Murazzi”, affermano gli organizzatori. Sono state raccolte oltre 7.000 firme per chiedere una soluzione condivisa.

L’azione di oggi lascia aperta la strada a un dialogo con le autorità competenti, con l’obiettivo di trovare un accordo alternativo alla demolizione. Il movimento chiede in sostanza una mediazione, puntando a definire regole che possano salvaguardare il carattere culturale di queste installazioni, pur rispettando la normativa vigente.

L’episodio accende un dibattito più ampio sul futuro del lido: patrimonio identitario a bilanciare tra rispetto della legalità e difesa delle tradizioni. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se riuscirà a prevalere la voce di chi chiede una deroga estiva o se la soprintendenza all’uso del bene pubblico impone un segno più rigoroso.

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