“Pedalando contro il Parkinson”: parte domani la terza edizione della maratona solidale nel Nordest

Sette giorni in bici per promuovere la salute, abbattere lo stigma e sostenere pazienti e famiglie

Alessia Scarpa

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15.07.2025 - 11:52

“Pedalando contro il Parkinson”: parte domani la terza edizione della maratona solidale nel Nordest

Foto di repertorio

Al via domani, mercoledì 16 luglio, la terza edizione di “Pedalando”, l’iniziativa solidale che attraverserà per sette giorni il Nordest italiano con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Malattia di Parkinson e promuovere uno stile di vita sano come arma contro le malattie neurodegenerative. La partenza sarà dal Comune di Sant’Urbano, in provincia di Padova. L’evento, promosso con il patrocinio della Regione Veneto e illustrato dall’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, vuole essere molto più di una semplice pedalata. “Si tratta di un’occasione preziosa per diffondere un messaggio di solidarietà, speranza e inclusione – ha dichiarato Lanzarin – ma anche per contrastare lo stigma e l’isolamento che spesso accompagnano questa malattia. In Veneto sono oltre 18.000 le persone affette da Parkinson che si rivolgono ai servizi sanitari, soprattutto anziani, ed è fondamentale supportarle con informazioni corrette e percorsi di cura efficaci.” Il programma prevede sei tappe principali: Bassano del Grappa, Levico, Trento, Feltre, Pordenone e Udine, con arrivo a Trieste il 22 luglio e conclusione il giorno successivo a Grado. In occasione delle soste nei capoluoghi regionali verranno organizzati convegni con medici e specialisti per fare il punto sulle ultime scoperte scientifiche e sulle migliori strategie terapeutiche. Al centro dell’attenzione anche l’importanza dell’attività fisica, riconosciuta dalla ricerca come elemento chiave per rallentare la progressione del Parkinson e migliorare la qualità di vita dei malati. “La nostra Regione – ha sottolineato Lanzarin – ha adottato un Piano Territoriale Diagnostico Assistenziale (PTDA) che affronta tutte le fasi della malattia, dalla prevenzione alla riabilitazione, integrando anche strumenti innovativi come la telemedicina. Fondamentale è il coinvolgimento diretto delle associazioni dei pazienti in questo percorso di sanità partecipata, un modello che vogliamo promuovere a livello nazionale.”

Al via domani, mercoledì 16 luglio, la terza edizione di “Pedalando”, l’iniziativa solidale che attraverserà per sette giorni il Nordest italiano con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Malattia di Parkinson e promuovere uno stile di vita sano come arma contro le malattie neurodegenerative. La partenza sarà dal Comune di Sant’Urbano, in provincia di Padova.

L’evento, promosso con il patrocinio della Regione Veneto e illustrato dall’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, vuole essere molto più di una semplice pedalata. “Si tratta di un’occasione preziosa per diffondere un messaggio di solidarietà, speranza e inclusione – ha dichiarato Lanzarin – ma anche per contrastare lo stigma e l’isolamento che spesso accompagnano questa malattia. In Veneto sono oltre 18.000 le persone affette da Parkinson che si rivolgono ai servizi sanitari, soprattutto anziani, ed è fondamentale supportarle con informazioni corrette e percorsi di cura efficaci.”

Il programma prevede sei tappe principali: Bassano del Grappa, Levico, Trento, Feltre, Pordenone e Udine, con arrivo a Trieste il 22 luglio e conclusione il giorno successivo a Grado. In occasione delle soste nei capoluoghi regionali verranno organizzati convegni con medici e specialisti per fare il punto sulle ultime scoperte scientifiche e sulle migliori strategie terapeutiche.

Al centro dell’attenzione anche l’importanza dell’attività fisica, riconosciuta dalla ricerca come elemento chiave per rallentare la progressione del Parkinson e migliorare la qualità di vita dei malati.

“La nostra Regione – ha sottolineato Lanzarin – ha adottato un Piano Territoriale Diagnostico Assistenziale (PTDA) che affronta tutte le fasi della malattia, dalla prevenzione alla riabilitazione, integrando anche strumenti innovativi come la telemedicina. Fondamentale è il coinvolgimento diretto delle associazioni dei pazienti in questo percorso di sanità partecipata, un modello che vogliamo promuovere a livello nazionale.”