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Il dibattito
16.07.2025 - 09:07
Foto di repertorio
Si accende il dibattito politico-giornalistico tra l’europarlamentare della Lega, Roberto Vannacci, e il giornalista Arrigo Abalti, autore di un pezzo che raccontava di un incontro “riservato” tra il generale ed esponenti del mondo produttivo vicentino, avvenuto nei giorni scorsi presso la sede della Bifrangi Spa.
La replica di Vannacci non si è fatta attendere. In una nota diffusa nel pomeriggio da Bruxelles, il leghista ha liquidato le insinuazioni sul presunto riserbo dell’evento con toni ironici e pungenti:
“Caro Abalti, visto il suo interesse per il mio pranzo, le spedirò volentieri il menù. E, se proprio tiene a sapere tutto, anche il conto. Così potrà accertarsi se il crimine era davvero un baccalà mantecato o un calice di vino veneto”.
Dietro l’ironia, Vannacci non ha risparmiato stoccate più profonde: “Il suo articolo trasuda fastidio per chi, come Francesco Biasion e altri imprenditori, non si piega al politically correct. Secondo lei dovrebbero stare zitti, lavorare e pagare le tasse. Ma con me casca male: io continuerò a incontrare imprenditori e lavoratori ovunque, in Italia e all’estero, perché questo è il mio dovere. Non devo spiegazioni a lei, ma agli italiani”.
L’eurodeputato ha anche voluto chiarire che non ci sono tensioni con la Lega veneta, come suggerito nell’articolo: “La sezione territoriale era informata del mio arrivo e sta collaborando per organizzare un evento nel Bassanese dopo l’estate. Nessuna spaccatura, i veneti mi stimano e mi accolgono con entusiasmo, come dimostrano le recenti visite a Belluno e Treviso. Forse lei, Abalti, era impegnato con altri menù”.
Vannacci ha chiuso il suo intervento con una battuta che suona come un colpo di teatro: “Mi dispiace deluderla, ma in quel pranzo non c’è alcuno scandalo. Solo la normale attività di chi dialoga con le forze produttive del Paese. Continui pure a parlare di ‘incontri segreti’: io continuerò a lavorare con trasparenza. Nel frattempo, buon appetito… ah no, mi scusi, lei non è invitato”.
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