Al Policlinico di Abano Terme la chirurgia ginecologica si rinnova: endometriosi profonda e tumori endometriali trattati con il robot

L’Unità di Ginecologia dotta la tecnologia robotica da Vinci Xi per interventi mininvasivi, precisi e più sicuri

Alessia Scarpa

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17.07.2025 - 13:40

Al Policlinico di Abano Terme la chirurgia ginecologica si rinnova: endometriosi profonda e tumori endometriali trattati con il robot

Foto di repertorio

Innovazione e precisione si uniscono al servizio della salute femminile al Policlinico Abano, dove l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia ha potenziato il suo parco tecnologico con l’utilizzo del robot chirurgico da Vinci Xi. Questa sofisticata tecnologia, già impiegata con successo nei reparti di Urologia e Chirurgia Generale, ora consente di affrontare con un approccio mininvasivo le forme più complesse di endometriosi profonda e i tumori dell’endometrio, offrendo alle pazienti interventi più delicati, efficaci e rapidi nella convalescenza. La robotica da Vinci Xi permette ai chirurghi, dalla consolle, di operare attraverso piccole incisioni addominali utilizzando strumenti miniaturizzati che restituiscono immagini tridimensionali ingrandite fino a dieci volte. “Questa tecnologia ci consente di intervenire con precisione millimetrica in aree anatomiche difficili da raggiungere, come quelle retroperitoneali, dove si trovano vasi, nervi e ureteri”, spiega il dottor Ianieri, responsabile dell’Unità di Ginecologia, che vanta un’esperienza pluriennale maturata anche al Policlinico Gemelli di Roma. L’utilizzo del robot rappresenta un passo avanti rispetto alla chirurgia laparotomica tradizionale, garantendo meno dolore post-operatorio, riduzione dei rischi di complicanze e tempi di recupero più brevi. Nel contempo, mantiene il rigore chirurgico necessario per trattare patologie delicate come il carcinoma dell’endometrio – il tumore ginecologico più diffuso nei Paesi occidentali – e la forma più severa di endometriosi, che può interessare organi quali retto, vescica e ureteri, provocando dolori intensi e complicazioni funzionali. “La nostra struttura è ormai un punto di riferimento per le donne affette da queste patologie”, sottolinea Ianieri, “e grazie al robot possiamo offrire un trattamento più efficace e meno invasivo, confermando l’impegno del Policlinico verso tecnologie all’avanguardia e cure di qualità.”

La robotica da Vinci Xi permette ai chirurghi, dalla consolle, di operare attraverso piccole incisioni addominali utilizzando strumenti miniaturizzati che restituiscono immagini tridimensionali ingrandite fino a dieci volte. “Questa tecnologia ci consente di intervenire con precisione millimetrica in aree anatomiche difficili da raggiungere, come quelle retroperitoneali, dove si trovano vasi, nervi e ureteri”, spiega il dottor Ianieri, responsabile dell’Unità di Ginecologia, che vanta un’esperienza pluriennale maturata anche al Policlinico Gemelli di Roma.

L’utilizzo del robot rappresenta un passo avanti rispetto alla chirurgia laparotomica tradizionale, garantendo meno dolore post-operatorio, riduzione dei rischi di complicanze e tempi di recupero più brevi. Nel contempo, mantiene il rigore chirurgico necessario per trattare patologie delicate come il carcinoma dell’endometrio – il tumore ginecologico più diffuso nei Paesi occidentali – e la forma più severa di endometriosi, che può interessare organi quali retto, vescica e ureteri, provocando dolori intensi e complicazioni funzionali.

“La nostra struttura è ormai un punto di riferimento per le donne affette da queste patologie”, sottolinea Ianieri, “e grazie al robot possiamo offrire un trattamento più efficace e meno invasivo, confermando l’impegno del Policlinico verso tecnologie all’avanguardia e cure di qualità.”