Nel cuore di una stagione di forti tensioni tra Veneto e Unione Europea sulla Politica Agricola Comune (PAC), la Regione conferma un incremento significativo del 10% nelle nuove imprese agricole finanziate, con 336 giovani imprenditori sostenuti grazie a un budget di oltre 45 milioni di euro. Un risultato positivo, spinto anche dal raddoppio delle risorse dedicate allo sviluppo rurale, di cui ben 60 realtà si trovano in aree montane.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, commenta con forza la decisione europea di accorpare fondi e rivedere la PAC in modo da ridurre il sostegno diretto alla produzione agricola e alla sicurezza alimentare, una mossa che secondo il Veneto penalizza duramente le imprese locali e favorisce l’importazione di prodotti con standard inferiori.
“Questa non è l’Europa che serve ai nostri giovani – ha detto Caner – che invece manifestano in questi giorni davanti alla Commissione europea a Bruxelles, per difendere un modello agricolo basato su qualità, innovazione e identità territoriale”.
Il piano regionale finanzia tutte le domande ammesse in graduatoria, segnalando un interesse crescente per il lavoro agricolo e un sostegno concreto a chi vuole investire nel settore. Tuttavia, l’assessore ribadisce che la riforma proposta dall’UE rappresenta un grave rischio per il futuro del comparto: “Noi crediamo che la PAC debba proteggere chi produce eccellenze e tutela il territorio, non smantellare i fondi per favorire altre priorità”.
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