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Dall'inferno atomico alla luce della pace: la storia della suora padovana sopravvissuta a Hiroshima

Suor Marie Xavier, nata Eleonora Saccardo Rasi, fu testimone della catastrofe del 1945

Dall'inferno atomico alla luce della pace: la storia della suora padovana sopravvissuta a Hiroshima

Suor Marie Xavier

Nell’anno in cui il mondo commemora l’80° anniversario del bombardamento di Hiroshima, la città di Padova riscopre e rende omaggio a una figura silenziosa ma straordinaria, sopravvissuta a quella tragedia: Suor Marie Xavier, al secolo Eleonora Saccardo Rasi, nata nel 1905 da una famiglia profondamente legata alla città e al suo patrimonio culturale.

A promuovere questa memoria è il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea, in collaborazione con il Comune di Padova, che ha deciso di dedicare una cerimonia pubblica e un approfondimento tematico alla figura della religiosa padovana che, quel 6 agosto 1945, si trovava nel convento a soli 3 chilometri dal punto di esplosione della bomba atomica.

“Una storia che unisce il dolore della guerra al coraggio della cura. Suor Marie Xavier è testimone vivente di quanto la pace sia fondamento della salute, come ricordato dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità,” ha dichiarato il dott. Luca Sbrogio’, direttore del Dipartimento.

Una vita salvata per salvare altre vite

Quel mattino d’estate, il cielo si tinse prima di verde, poi di nero. In pochi secondi, la vita si dissolse in un raggio di oltre due chilometri. Ma Eleonora sopravvisse, insieme ad alcune consorelle, grazie a una scelta istintiva – forse ispirata, come scrisse – di rientrare nell’edificio quando tutto crollava.

“Alle 8.05 il cielo è diventato blu come nelle fotografie al magnesio. I tetti volavano via, poi tutto è diventato buio... È stato Dio a proteggerci,” scriveva in una lettera all’epoca.

Con un conteggio devastante: solo 130.000 sopravvissuti su 440.000 abitanti, come rivelava lei stessa due mesi dopo l’esplosione.

Per i cinquant’anni successivi, Suor Marie Xavier si dedicò completamente al prossimo, soccorrendo i feriti, consolando i sopravvissuti e contribuendo alla rinascita morale della città rasa al suolo. Divenne una presenza discreta ma instancabile, ricordata dai contemporanei come “la monaca dalla voce gentile”.

Un messaggio che parla ancora oggi

L’iniziativa dell’Ulss 6 Euganea rientra in un più ampio impegno culturale e sanitario sul legame tra pace, salute e benessere, come evidenziato nella Carta di Ottawa dell’OMS. La figura di Suor Marie Xavier, nel suo silenzioso eroismo, incarna perfettamente questo legame.

Durante la plenaria di dicembre del Dipartimento di Prevenzione, sarà dedicato un momento speciale alla sua testimonianza, con documentazione storica e immagini d’epoca gentilmente fornite dall’Istituto “Suore Ausiliatrici delle Anime del Purgatorio”.

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