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Vicenza, cuore dei cantieri ferroviari d'Italia

Dal 5 al 25 agosto, stop sulla Verona–Vicenza per l’Alta Velocità

Vicenza, cuore dei cantieri ferroviari d'Italia

Immagine di repertorio

Dal 5 al 25 agosto la linea ferroviaria tra Verona e Vicenza sarà completamente interrotta. Una sospensione straordinaria della circolazione, decisa per consentire l’avanzamento dei lavori della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC), destinata a rivoluzionare il traffico ferroviario non solo nel Veneto, ma in tutta Italia.

L’intervento rientra nel piano strategico da 100 miliardi di euro varato dal Gruppo Ferrovie dello Stato, che prevede 1.200 cantieri attivi in contemporanea su tutto il territorio nazionale. Di questi, ben 700 riguardano nuove infrastrutture, mentre i restanti 500 sono dedicati alla manutenzione e al miglioramento tecnologico dell’esistente.

Un nodo cruciale per il futuro europeo della mobilità

Il tratto in lavorazione è parte dell’asse AV Brescia–Padova, uno snodo essenziale del Corridoio Mediterraneo, arteria ferroviaria transcontinentale che unirà la Penisola Iberica all’Est Europa. Una volta ultimata, la linea Milano–Venezia permetterà un netto miglioramento dei tempi di percorrenza e una separazione funzionale tra i treni ad Alta Velocità, quelli regionali e i convogli merci.

Vicenza, oggi epicentro dei lavori, si prepara dunque a diventare un tassello chiave della nuova mobilità europea.

Cantieri in agosto per limitare i disagi

La scelta di eseguire i lavori nel mese di agosto non è casuale: la riduzione del traffico pendolare consente infatti di minimizzare l’impatto sugli utenti. Durante il periodo di interruzione, sarà attivato un piano di mobilità alternativa, in sinergia con i gestori stradali, per garantire una continuità nei collegamenti.

Un’estate di grandi lavori sulla rete AV

Vicenza non è sola. Altri importanti tratti AV saranno interessati da stop temporanei per interventi di rilievo:

  • Milano–Bologna, dall’11 al 17 agosto, per il rinnovo degli scambi tra Castelfranco e Fidenza;

  • Firenze–Roma, tra l’11 e il 22 agosto, con interruzioni tra Orvieto Sud e Chiusi Nord;

  • Milano–Genova, fino al 28 settembre, per i lavori sul ponte ferroviario sul Po.

Tecnologia, sostenibilità e nuove stazioni

Parallelamente alle nuove infrastrutture, il piano FS prevede anche una profonda modernizzazione della rete esistente. Al centro, l’estensione del sistema europeo ERTMS – già attivo sulle linee AV – a 2.800 km di rete, per una mobilità più veloce, sicura e sostenibile.

Proseguono inoltre l’elettrificazione delle linee ancora a trazione diesel (oggi il 73% della rete è elettrificato) e il restyling di 38 stazioni nel Centro-Sud, finanziato in parte con fondi PNRR, per un totale di 345 milioni di euro.

Più treni, meno ritardi: la sfida dell’integrazione

Dal 2009 a oggi, il numero di treni in circolazione quotidiana è più che raddoppiato: da 188 a oltre 400. Questa crescita impone una razionalizzazione dei flussi ferroviari. Città come Bologna già separano i terminal AV da quelli regionali, mentre a Roma e Firenze si punta su nuove stazioni – come Tiburtina e la futura Belfiore – per decongestionare i nodi critici.

Un progetto per connettere l’Italia

L’obiettivo finale? Un sistema ferroviario connesso, competitivo e green. Dall’integrazione con gli aeroporti (sono previsti nuovi collegamenti diretti per Venezia, Bergamo, Brindisi e Olbia), al potenziamento del trasporto merci su ferro, fino alla riduzione del divario infrastrutturale tra Nord e Sud: ogni cantiere è parte di un mosaico che guarda lontano.

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