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Fontana smentisce ipotesi Veneto: "Non lascio le cose a metà"

Il presidente della Camera frena sui rumors di una sua candidatura alla guida della Regione

Fontana smentisce ipotesi Veneto: "Non lascio le cose a metà"

Foto di repertorio

«Non sono uno che lascia i lavori a metà». Con queste parole Lorenzo Fontana, presidente della Camera e figura di punta della Lega, ha preso le distanze dalle voci che lo vorrebbero candidato alla presidenza della Regione Veneto alle prossime elezioni.

Intervenuto durante la cerimonia del Ventaglio organizzata dall’Associazione Stampa Parlamentare, Fontana ha risposto ai cronisti con tono fermo: «La notizia l’ho sentita in un telegiornale, ma non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. La escludo nella sua concretezza. A me nessuno ha detto nulla».

L’ipotesi di una sua discesa in campo per succedere a Luca Zaia, giunto al termine del suo terzo mandato, era circolata con insistenza negli ambienti politici e sui media nelle ultime ore. Ma il diretto interessato sembra non voler alimentare le speculazioni. Anzi, le smorza con decisione, ribadendo la sua volontà di portare a termine il mandato istituzionale alla terza carica dello Stato.

Fontana, originario di Verona, è considerato uno dei profili più vicini alla linea identitaria della Lega. La sua figura godrebbe di ampio consenso nel territorio veneto, ma per ora sembra intenzionato a restare a Montecitorio. E la sua smentita, per quanto prudente, suona come una chiusura netta a ogni scenario di discesa in campo.

Nel partito di Matteo Salvini, intanto, il toto-candidato per il dopo-Zaia è appena cominciato.

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