La Giunta comunale di Treviso ha ufficialmente avviato l’iter per la sperimentazione del Taser nella dotazione della Polizia Locale, un’arma ad impulsi elettrici che promette di rafforzare la sicurezza degli agenti e dei cittadini. La fase pilota, prevista dalla normativa nazionale, avrà una durata di sei mesi e vedrà l’utilizzo del dispositivo esclusivamente da parte di personale appositamente formato.
Il percorso avviato prevede una serie di passaggi burocratici e tecnici, tra cui l’approvazione di un regolamento dedicato da parte del Consiglio comunale e l’elaborazione di linee guida operative in collaborazione con l’Azienda sanitaria locale e il produttore del dispositivo. Inizialmente, il Taser sarà assegnato a pochi equipaggi destinati a interventi mirati, con le prime consegne previste entro la fine dell’anno.
Il sindaco Mario Conte ha sottolineato l’importanza di questa innovazione: «Dotiamo la Polizia Locale di uno strumento di difesa efficace e moderno, capace di ridurre i rischi sia per gli operatori che per le persone coinvolte. Il Taser funge da deterrente e permette di evitare il contatto fisico diretto, aumentando così la sicurezza e l’efficacia degli interventi in situazioni complesse».
Nel dettaglio, l’amministrazione procederà all’acquisto di due Taser 7, insieme a cartucce, accessori e licenze digitali, e garantirà la formazione tecnica e sanitaria di dieci agenti, di cui due diventeranno istruttori qualificati. Al termine del periodo di prova, in caso di esito positivo, l’uso del Taser potrà essere introdotto stabilmente tra le dotazioni della Polizia Locale, conformemente alla normativa vigente.
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