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Padova cambia volto

Padova volta pagina: via gli edifici fatiscenti, l’ex Caserma Prandina diventa un grande parco urbano

Al via le demolizioni. Micalizzi: “Trasformiamo un luogo chiuso in uno spazio di pace e natura aperto a tutti”

Padova volta pagina: via gli edifici fatiscenti, l’ex Caserma Prandina diventa un grande parco urbano

Foto di repertorio

Le ruspe sono entrate in azione nell’ex Caserma Prandina, dove ha ufficialmente preso il via la demolizione degli edifici militari abbandonati e dichiarati incongrui dalla Soprintendenza. Si apre così una nuova fase di rigenerazione urbana nel cuore della città: ciò che per decenni è stato un luogo chiuso e inaccessibile, destinato all’uso militare, sarà trasformato in uno dei più ampi parchi cittadini.

“Dalle caserme ai parchi” è il messaggio che campeggia sul pannello d’ingresso del nuovo Parco Cavalleggeri, firmato dall’artista Carolì, e anche il simbolo della visione che accompagna questo intervento. Il vicesindaco Andrea Micalizzi lo definisce un cambiamento storico: «È un impegno mantenuto. Dopo decenni di abbandono, restituiamo ai cittadini un'area di grande pregio tra le Mura del ’500 e i monasteri Benedettini».

Le demolizioni riguardano edifici diroccati, con tetti crollati, privi di valore storico. Al loro posto nascerà un grande parco verde, con un’area permeabile all’80% della superficie, contro il 40% attuale, grazie alla rimozione di asfalto, strutture militari e vecchie strade come un tratto dell’attuale via Orsini. Gli edifici vincolati, invece, saranno riqualificati: uno ospiterà spazi ricreativi e una sala civica, un altro diventerà un museo, mentre il terzo sarà trasformato in una vera e propria “casa di quartiere”.

Un intervento che unisce sostenibilità ambientale, memoria storica e coesione sociale. 

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