Il 27 luglio si è conclusa la prima fase sperimentale del Contributo di Accesso alla Città Antica per l'anno 2025, iniziata il 18 aprile e applicata per 54 giorni nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio. I dati iniziali, benché ancora provvisori, evidenziano un sistema che dimostra già una certa maturità, capace di offrire le prime risposte agli obiettivi di regolazione dei flussi turistici e di equità contributiva tra chi pernotta e chi invece accede soltanto durante la giornata.
Nel periodo in esame, sono stati complessivamente emessi 723.497 titoli di pagamento, di cui 704.467 tramite la piattaforma elettronica (suddivisi in 260.494 ordini) e 19.030 mediante convenzioni attivate al di fuori del sistema informatico. L'incasso totale ammonta a 5.421.425 euro, quasi il doppio rispetto al 2024, quando, nelle 29 giornate di applicazione, si registrarono 485.062 pagamenti per un totale di 2.400.000 euro.
Il picco massimo di pagamenti è stato osservato venerdì 2 maggio, con l'acquisto di 24.951 voucher. Al contrario, il venerdì 4 luglio è stata la giornata con il minor numero di pagamenti, con 8.689 transazioni. La media giornaliera si è stabilita a 13.046 pagamenti, in leggero calo rispetto al 2024, quando era di 16.676. Il sabato mantiene il primato come giornata con i flussi più significativi (media di 14.997), seguita dal venerdì (12.267) e dalla domenica (12.237).
L'inclusione del venerdì ha portato risultati degni di nota, rivelandosi in linea con i numeri della domenica e dimostrando la validità della scelta. La maggior parte dei titoli di pagamento è stata emessa attraverso il portale cda.ve.it (65%), seguita dalle biglietterie Vela (22,5%) e da altre piattaforme online (6%).

Il 51% dei pagamenti è avvenuto con la tariffa agevolata di 5 euro, confermando l'effetto positivo dell'incentivo per la prenotazione anticipata. Il restante 49% ha pagato la tariffa intera di 10 euro. Tra le esenzioni più numerose si segnalano: ospiti delle strutture ricettive (media giornaliera di 36.639), lavoratori (4.463), proprietari di immobili non residenti (3.119), inquilini o detentori di contratti similari (1.054), parenti o affini di residenti (1.404) e invitati da residenti (1.645).
In questo ambito, il confronto con i dati del 2024 è estremamente parziale, poiché nel 2025 studenti e residenti del Veneto sono stati esentati dalla necessità di richiedere il QR code, semplificando considerevolmente le procedure. L’Amministrazione ha intensificato le attività di controllo e prevenzione dell'evasione, impiegando circa 140 operatori al giorno tra steward, agenti e verificatori.
Sono stati effettuati oltre 445.000 controlli sui QR code, oltre alle verifiche a vista sui soggetti esenti dall'obbligo di precariare tale titolo, con l’emissione di circa 2.500 verbali tra contestazioni e richieste di integrazioni. La piattaforma elettronica ha dimostrato una notevole stabilità, con un tasso di disponibilità del portale del 100%.
L'impiego di tecnologie digitali avanzate, tra cui l’assistente virtuale RIVO, che tramite l'intelligenza artificiale ha condotto oltre 7.500 interazioni nella lingua madre dell'utente, ha semplificato l'esperienza alleggerendo il carico del Contact Center, che ha risposto a più di 8.000 richieste telefoniche. Sono state appena 2.000 le domande di rimborso o di convenzione.
L’analisi dei flussi turistici dell’intero territorio conferma il lieve calo delle presenze già rilevato a livello nazionale e corroborato dai dati dell’Ufficio Statistico Regionale per i primi mesi del 2025. Variabili come il meteo e altri elementi esterni andranno ulteriormente approfonditi. Il dato relativo al Contributo di Accesso si inserisce in questo contesto, dimostrando che la flessione generale non ha impedito un incremento della compliance contributiva e un miglioramento nella comprensione dello strumento da parte dei visitatori.
La fase sperimentale proseguirà nei mesi seguenti, al fine di consolidare le analisi avviate in collaborazione con il CISET (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica), con l’obiettivo di affinare ulteriormente il sistema per il 2026. L'obiettivo è duplice: garantire equità tra chi soggiorna e chi visita in giornata, e utilizzare le risorse raccolte – al netto dei costi di gestione – per interventi a beneficio della cittadinanza, a partire dal mantenimento delle riduzioni sulla TARI.
Dopo aver dedotto le spese di gestione del servizio, infatti, sono stati destinati almeno 1,5 milioni di euro a ridurre la bolletta dei rifiuti.