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Tribano, polo logistico da 150mila mq al voto in pieno agosto: bufera sulla Variante 7

Il Pd accusa il sindaco Cavazzana di mancanza di trasparenza e coinvolgimento

Tribano, polo logistico da 150mila mq al voto in pieno agosto: bufera sulla Variante 7

Foto di repertorio

Il Consiglio comunale di Tribano è pronto a votare giovedì 7 agosto la Variante 7 al Piano degli Interventi, che darebbe il via libera a un nuovo polo logistico privato da 150.000 metri quadri lungo la Monselice-Mare. Una scelta urbanistica che arriva nel cuore dell’estate, tra ferie e distrazione generale, e che scatena la ferma opposizione del Partito Democratico e dei comitati cittadini.

I dem criticano duramente l’operato del sindaco Massimo Cavazzana, accusato di cercare “scorciatoie amministrative” per evitare un confronto pubblico approfondito. Sotto accusa anche il tavolo tecnico comunale, definito “un simulacro di confronto”, privo di documenti e risposte concrete alle osservazioni sollevate.

Il progetto è fortemente contestato per l’impatto ambientale e infrastrutturale: traffico pesante in aumento, rischio idraulico, inquinamento atmosferico e acustico in una zona già fragile. Non convince nemmeno la promessa occupazionale: i 200 posti di lavoro annunciati vengono messi in discussione, ricordando casi simili nella Bassa Padovana, dove appalti e precarietà non hanno portato benefici stabili.

Il sindaco Cavazzana, pur difendendo la proposta come “opportunità di sviluppo”, viene accusato di aver evitato un confronto pubblico ampio e trasparente, lasciando il Consiglio comunale come unica sede decisionale, proprio nel mese più “comodo” per far passare misure impopolari.

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