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Attualità
05.08.2025 - 09:37
Foto di repertorio
In un’epoca in cui l’amministrazione pubblica è spesso terreno minato, c’è ancora chi crede nel ruolo del sindaco come missione, come presenza concreta accanto alla comunità. Lo ha ribadito con chiarezza Moreno Giacomazzi, sindaco di Santa Giustina in Colle, intervenuto ai microfoni di Veneto24 nella trasmissione Buongiorno Veneto.
“Fare il sindaco non è un mestiere. È una vocazione, una scelta di vicinanza ai cittadini – ha spiegato Giacomazzi – soprattutto in realtà come la nostra, dove ogni problema, anche se non di diretta competenza, finisce per essere 'colpa del sindaco'”.
Santa Giustina in Colle, comune di poco più di 7.000 abitanti nel cuore dell’Alta Padovana, si trova lungo uno snodo cruciale per la viabilità: la strada regionale 308, arteria di collegamento tra Padova e Treviso.
“È una direttrice fondamentale per tutto il quadrante, ma sconta limiti strutturali – sottolinea il sindaco –. L’area ha una vocazione commerciale e produttiva forte, ed è necessario pensare a uno sviluppo più moderno e funzionale della rete viaria”.
Giacomazzi, al suo secondo mandato, ha raccontato con onestà le difficoltà e le soddisfazioni del ruolo:
“Quando ho iniziato nel 2019 non avevo esperienze amministrative. Poi è arrivata la pandemia, che ha complicato tutto. Ma essere stato riconfermato con un ampio consenso è stato il segno che qualcosa di buono è stato fatto”.
Nonostante le fatiche, l’entusiasmo resta:
“La politica locale è fatta soprattutto di amministrazione, di cose concrete. Nei piccoli comuni, bisogna metterci la faccia ogni giorno”.
Anche Santa Giustina ha potuto contare su risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, come ambito dell’Alta Padovana, il territorio ha intercettato 7 milioni di euro per i servizi sociali, con Giacomazzi nel ruolo di presidente del comitato SICI.
“È stata un’occasione unica per chi aveva progetti pronti nel cassetto – ha sottolineato –. Ma attenzione: bisogna spendere con logica, senza rincorrere il contributo a tutti i costi. Servono visione e senso di responsabilità, come un buon padre di famiglia”.
Uno dei problemi strutturali che affligge molti comuni italiani è la carenza di personale. Giacomazzi non fa mistero delle difficoltà:
“Il nostro comune ha subito un’ondata di pensionamenti, e rimpiazzare chi esce è lungo e complicato. Il settore pubblico sconta una disaffezione crescente, ma i comuni esisteranno sempre. È urgente invertire questa tendenza”.
Alla domanda se consiglierebbe a un giovane di intraprendere la strada dell’amministrazione pubblica, il sindaco risponde con convinzione:
“Assolutamente sì. Serve un ricambio generazionale, e i giovani devono governare i giovani. Spesso fuggono dalla politica, ma nei piccoli comuni si fa amministrazione, non ideologia. Bisogna avvicinarli alla gestione della cosa pubblica”.
Guardando al prossimo anno scolastico, l’amministrazione ha avviato interventi in due delle tre scuole del territorio. Uno in particolare, come rivela il sindaco in anteprima, sarà una gradita sorpresa:
“Nella scuola primaria stiamo rifacendo completamente i bagni, un’opera semplice ma fondamentale, mai realizzata in oltre 40 anni. Interveniamo anche sull’impianto idrosanitario. Piccoli grandi lavori che migliorano concretamente la vita dei nostri ragazzi”.
Moreno Giacomazzi rappresenta il volto autentico di una politica locale ancora legata al territorio, fatta di ascolto, realismo e senso civico. Santa Giustina in Colle, grazie a questa visione, guarda avanti con pragmatismo, ma senza perdere il legame con la sua comunità.
“Ringrazio per l’invito – ha concluso il sindaco –. Occasioni come queste sono preziose perché ci permettono di parlare del nostro territorio, delle sfide quotidiane e di quello che costruiamo, passo dopo passo, per il bene di tutti”.
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