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Sostegno all'apicoltura

Regione Veneto apre il bando FEAGA 2026 con quasi un milione di euro per rilanciare l’apicoltura e preservare biodiversità e territorio

Oltre 925 mila euro a disposizione per aziende apistiche, forme associate e centri di ricerca; l’assessore Caner sottolinea l’importanza strategica del settore per ambiente, sicurezza alimentare e sviluppo locale

Apicoltura, foto di repertorio

Apicoltura, foto di repertorio

La Regione del Veneto ha ufficialmente aperto il bando per i contributi FEAGA 2026 destinati al comparto apistico, nell’ambito del sottoprogramma regionale 2023-2027. La misura, approvata dalla Giunta regionale, mette a disposizione complessivamente 925.676,84 euro per sostenere un settore chiave per la tutela della biodiversità e il presidio del territorio.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, ha sottolineato come “l’apicoltura rappresenti un presidio ecologico insostituibile, fondamentale per l’ambiente, la sicurezza alimentare e la qualità delle produzioni locali”. “Con questo bando – ha aggiunto Caner – la Regione continua a investire in formazione, innovazione e competitività per le aziende apistiche del Veneto”.

I finanziamenti sono articolati su tre linee principali: 815.676,84 euro destinati alle forme associate di apicoltori, 10.000 euro riservati agli organismi specializzati nella ricerca e 100.000 euro a favore degli imprenditori apistici singoli.

Il sottoprogramma è stato definito grazie alla collaborazione tra le associazioni degli apicoltori veneti e il Centro regionale per l’apicoltura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Il bando ha ricevuto il parere favorevole della Consulta regionale per l’apicoltura e della Commissione consiliare competente.

Tutte le informazioni, i requisiti e i moduli per la presentazione delle domande sono disponibili sui siti ufficiali della Regione del Veneto e di AVEPA. Le richieste potranno essere inviate all’Agenzia Veneta per i Pagamenti (AVEPA) a partire dal giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Regionale (BUR) fino al 6 ottobre 2025.

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