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Sicurezza sul lavoro

A Rovigo due morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2025: la Cisl chiede più formazione e controlli

La segretaria territoriale Paola Guidolin: “Coinvolgere i lavoratori nelle decisioni aziendali e rafforzare il ruolo degli Rls è fondamentale per fermare questa strage”

Paola Guidolin, segretaria territoriale della Cisl Padova Rovigo

Paola Guidolin, segretaria territoriale della Cisl Padova Rovigo

La provincia di Rovigo, che nel primo semestre del 2024 non aveva registrato alcun decesso sul lavoro, conta quest’anno due vittime nei soli primi sei mesi. L’incidenza degli infortuni mortali sugli occupati è passata da 0 a 20, portando il Polesine da una delle aree più sicure del Paese a superare di oltre il 125% la media nazionale, entrando così nella “zona rossa” secondo la classificazione dell’osservatorio Vega.

«I dati — commenta Paola Guidolin, segretaria territoriale della Cisl Padova Rovigo — dimostrano che, nonostante le nuove misure per la sicurezza, la situazione non è migliorata. È il segno che bisogna fare di più. Serve la partecipazione attiva dei lavoratori nei processi decisionali e il rafforzamento delle relazioni industriali, così da garantire il rispetto delle norme a vantaggio della sicurezza e anche della produttività».

Per la Cisl, un ruolo chiave è quello degli Rls, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che oltre a vigilare possono proporre nuove misure di tutela. La formazione, secondo Guidolin, va avviata fin dai banchi di scuola e non solo negli istituti professionali, ma in tutti i percorsi didattici.

Le violazioni più frequenti riscontrate da Spisal e Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri riguardano la mancata formazione, con alcuni datori di lavoro che cercano di farne ricadere i costi sui dipendenti. «Occorre rendere più efficace la normativa esistente — sottolinea Guidolin — e intensificare i progetti per far conoscere, applicare e monitorare meglio le misure di sicurezza. La formazione deve coinvolgere anche i datori di lavoro, perché capiscano che il rispetto delle regole non è un costo, ma un vantaggio per tutti».

La sindacalista chiede inoltre un rafforzamento degli organici degli enti di controllo, a partire dallo Spisal, e un impegno concreto per l’attuazione del piano strategico triennale della Regione Veneto e del piano integrato nazionale approvato dal ministero lo scorso dicembre. «Solo con uno sforzo congiunto di associazioni datoriali, sindacati e istituzioni — conclude Guidolin — potremo mettere la sicurezza dei lavoratori al primo posto e realizzare un cambiamento reale».

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