Salvini rilancia: “Il prossimo governatore del Veneto deve essere un leghista”

Il leader del Carroccio ribadisce la richiesta al centrodestra, vantando oltre 160 disponibilità per la candidatura e sottolineando l’eredità amministrativa di Zaia come patrimonio da valorizzare

Adamo Chiesa

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09.08.2025 - 15:30

Zaia e Salvini

Matteo Salvini non arretra di un millimetro: il futuro presidente della Regione Veneto dovrà avere radici saldamente piantate nella Lega. È questo il messaggio che il segretario federale ha ribadito anche questa mattina, collegandosi con il direttivo regionale del partito per fare il punto sulla strategia in vista delle elezioni regionali. Secondo i dati diffusi dal Carroccio, la Lega in Veneto può contare su 11.000 iscritti e oltre 160 sindaci, con ben 158 disponibilità già raccolte per candidarsi, numeri che – afferma Salvini – permetterebbero di comporre “addirittura tre liste” a sostegno del centrodestra. Il leader leghista ha sottolineato che questi dati confermano “la forza dirompente” del partito nella regione e che l’eccellente amministrazione garantita da Luca Zaia negli ultimi anni “non va dispersa”. Sulla lista del presidente uscente, Salvini si è espresso definendola “un valore aggiunto” da presentare agli alleati. Infine, non è mancato un riferimento alla storica battaglia per l’autonomia, tema centrale nell’agenda leghista. Salvini ha concluso il suo intervento dando appuntamento ai militanti e ai simpatizzanti per il tradizionale raduno di Pontida, previsto per il 21 settembre.

Secondo i dati diffusi dal Carroccio, la Lega in Veneto può contare su 11.000 iscritti e oltre 160 sindaci, con ben 158 disponibilità già raccolte per candidarsi, numeri che – afferma Salvini – permetterebbero di comporre “addirittura tre liste” a sostegno del centrodestra.

Il leader leghista ha sottolineato che questi dati confermano “la forza dirompente” del partito nella regione e che l’eccellente amministrazione garantita da Luca Zaia negli ultimi anni “non va dispersa”. Sulla lista del presidente uscente, Salvini si è espresso definendola “un valore aggiunto” da presentare agli alleati.

Infine, non è mancato un riferimento alla storica battaglia per l’autonomia, tema centrale nell’agenda leghista. Salvini ha concluso il suo intervento dando appuntamento ai militanti e ai simpatizzanti per il tradizionale raduno di Pontida, previsto per il 21 settembre.