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Vittorio Veneto per Gaza

Voci da Gaza, l'appello della Diocesi: "Non restiamo spettatori"

Nel giorno dell’Assunta, l’Ufficio pastorale sociale di Vittorio Veneto ha denunciato la crisi umanitaria in corso e promosso una raccolta fondi per il Patriarcato latino di Gerusalemme

Voci da Gaza, l'appello della Diocesi: "Non restiamo spettatori"

Foto di repertorio

Lo scorso 15 agosto, in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale della diocesi di Vittorio Veneto ha diffuso un accorato appello sul dramma che continua a consumarsi nella Striscia di Gaza. Con il comunicato intitolato “Il grido di Gaza risvegli le coscienze”, l’Ufficio aveva invitato i fedeli a non restare in silenzio di fronte a una crisi che ha assunto proporzioni inaccettabili.

Nel testo, i responsabili hanno espresso una forte inquietudine come credenti, ribadendo quanto la guerra in corso in Medio Oriente interpellasse la coscienza di ciascuno. Pur riconoscendo la complessità della situazione e le molteplici responsabilità storiche del conflitto, hanno richiamato l’urgenza di soluzioni diplomatiche e l’impegno della politica per garantire sovranità e sicurezza a entrambi i popoli coinvolti, israeliano e palestinese.

Il documento ha però posto l’accento in particolare sulla drammatica condizione della popolazione di Gaza, evidenziando come la fame, la morte, la distruzione e la mancanza di aiuti umanitari costituiscano una sconfitta morale collettiva. I membri dell’Ufficio hanno affermato che la politica e l’economia devono cedere il passo all’umanità, chiedendo che le comunità cristiane non si limitino a osservare da lontano, anestetizzate dalle immagini trasmesse dai media.

Il comunicato ha citato anche le parole pronunciate da papa Leone XIV nell’udienza generale del 28 maggio 2025, in cui il Pontefice aveva lanciato un appello per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, ricordando il dramma dei genitori costretti a stringere i corpi senza vita dei propri figli. L’Ufficio diocesano ha fatto proprio questo richiamo, chiedendo di costruire una “cultura della cura” che sostituisse quella dello scarto e del profitto a ogni costo.

In segno concreto di solidarietà, è stata rilanciata la raccolta fondi promossa dalla Caritas diocesana di Vittorio Veneto, destinata al Patriarcato latino di Gerusalemme, impegnato in prima linea a sostenere la popolazione gazawi. Inoltre, come gesto simbolico ma potente, la diocesi ha deciso di allegare al comunicato l’elenco con i nomi di oltre 12.000 bambini uccisi dal 7 ottobre 2023, ricordando che dietro ogni numero vi erano volti, storie e vite stroncate troppo presto.

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