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Sicurezza a Venezia
18.08.2025 - 12:38
Foto di repertorio
Nel cuore del centro storico di Venezia, sotto le sembianze di semplici runner, i carabinieri hanno condotto un’operazione mirata a contrastare lo spaccio di droga durante il periodo di Ferragosto, portando all’arresto di un 26enne straniero irregolare sul territorio, sorpreso mentre cedeva dosi di hashish. Il giovane, già rientrato illegalmente in Italia, è stato condannato a otto mesi di carcere e destinato all’espulsione.
L’intervento è solo uno degli episodi di un’intensa attività di controllo che ha visto l’Arma rafforzare la presenza su tutto il territorio veneziano durante le festività estive. In totale, sono stati tre gli arresti effettuati e dodici le persone denunciate a piede libero per diversi reati, mentre ben undici patenti sono state ritirate per guida in stato di ebbrezza, un fenomeno ancora preoccupante per la sicurezza sulle strade.
I controlli si sono concentrati soprattutto nelle principali vie di accesso ai centri urbani e nelle zone dove si svolgono eventi con grande afflusso di persone. Numerosi conducenti sono stati fermati con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti dalla legge, mettendo così a rischio la pubblica incolumità.
Non meno importante è stato l’arresto di un 52enne, sempre senza fissa dimora, colto in flagrante mentre sottraeva il portafoglio a un turista. Grazie alla pronta reazione dei militari, il bottino è stato recuperato e restituito. L’uomo, processato il 12 agosto, è stato sottoposto al divieto di dimora nel Comune di Venezia.
Un secondo arresto per spaccio ha riguardato un 42enne straniero, già destinatario di un divieto di dimora, beccato in centro storico mentre cedeva cocaina. Perquisito, è stato trovato in possesso anche di hashish e denaro contante. L’uomo è stato condannato a dieci mesi con pena sospesa e obbligo di firma in un’altra caserma.
Infine, a Mira, un 34enne irregolare è stato denunciato per detenzione e spaccio di cocaina, con successiva espulsione dal territorio italiano.
L’Arma invita infine i cittadini a non lasciare mai all’interno di portafogli o borse documenti o biglietti con password o codici che possano facilitare eventuali utilizzi fraudolenti di carte di pagamento, come è avvenuto nel caso del turista derubato a Venezia.
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