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Strade insanguinate, Zaia lancia l’allarme: “Troppi giovani morti, serve una cultura della sicurezza”

Dopo un altro weekend segnato da tragici incidenti, il governatore del Veneto chiede un cambiamento culturale: “Non è sempre colpa della strada, la prudenza deve tornare al centro”

Strade insanguinate, Zaia lancia l’allarme: “Troppi giovani morti, serve una cultura della sicurezza”

Foto di repertorio

Ancora sangue sulle strade venete. Un altro fine settimana segnato da tragedie che coinvolgono soprattutto giovani. A reagire con parole nette è il presidente della Regione, Luca Zaia, che chiede un cambio di passo radicale: “Troppe vittime tra i più giovani. È ora di lavorare sulle persone, di costruire una vera cultura della sicurezza stradale”.

Il suo intervento arriva dopo una serie di drammatici episodi: l’ultimo a Jesolo, dove una ragazza di 22 anni ha perso la vita in sella a una moto travolta da un’auto. Ad Asolo, invece, due ventenni sono finiti in ospedale dopo una notte di eccessi conclusa con un incidente. E solo due giorni prima, nel Vicentino, due minorenni in moto sono stati uccisi da un’auto che ha invaso la loro corsia.

Zaia non cerca scorciatoie nel suo messaggio: “Non possiamo sempre dare la colpa alla strada. Dietro molti incidenti ci sono comportamenti evitabili: velocità eccessiva, distrazione, abuso di alcol o droghe, stanchezza. E poi ci sono le bravate, la voglia di dimostrare qualcosa, spesso tra amici. Tutto questo va fermato”.

Il presidente regionale lancia un appello accorato, soprattutto ai giovani: “La vita è una sola. Non siete invincibili. Non sfidate la sorte pensando che nulla possa accadervi”.

Nel quadro del Piano regionale di prevenzione “Vivo bene Veneto”, la Regione ha già avviato una campagna di sensibilizzazione, disponibile sul sito www.unaltrastrada.it, che punta a promuovere comportamenti responsabili al volante.

“Serve un cambiamento culturale profondo – aggiunge Zaia – e sono convinto che proprio i giovani, con la loro energia e intelligenza, possano essere protagonisti di questa svolta. A loro chiedo di essere esempio per gli altri”.

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