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Attualità
19.08.2025 - 14:24
Foto di repertorio
Le colline di Conegliano e Valdobbiadene, simbolo internazionale di qualità e bellezza enologica, puntano a diventare la Città Italiana del Vino per il 2026. Un riconoscimento che va ben oltre un semplice titolo, come sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner: “Questa candidatura celebra un territorio che ha saputo coniugare tradizione, cultura e paesaggio, trasformandoli in un modello di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo”.
Il sostegno della Regione Veneto alla candidatura coinvolge 14 Comuni dell’area, cuore pulsante della produzione del Prosecco DOCG, che proporranno un ricco programma di eventi focalizzati soprattutto sui giovani. “Sarà un’opportunità preziosa per mettere in rete istituzioni, associazioni, scuole e imprese, rafforzando così il ruolo del Veneto come protagonista dell’enoturismo e della cultura legata al vino”, spiega Caner.
Le Colline del Prosecco, patrimonio Unesco dal 2019, rappresentano la destinazione turistica italiana con la crescita più rapida, superando nel 2024 il mezzo milione di visitatori. Il 2026 si preannuncia un anno di grandi eventi per il territorio: alle Olimpiadi invernali di Cortina si aggiunge il 150° anniversario della Scuola Enologica Cerletti di Conegliano, la più antica d’Italia e un centro di eccellenza formativa e innovazione vitivinicola.
“La candidatura – conclude l’assessore – è anche un’occasione per valorizzare le nuove generazioni di vignaioli, ricercatori e operatori, che rappresentano il futuro sostenibile e innovativo del settore. Conegliano Valdobbiadene potrà così diventare una vetrina internazionale per raccontare l’identità, i paesaggi e le eccellenze del nostro Veneto”.
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