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Diritti civili

Il sindaco Tommasi registra i figli di coppie arcobaleno: la decisione divide Verona e la politica nazionale

Il primo cittadino ha riconosciuto quattro bambini come figli di genitori dello stesso sesso, suscitando applausi da parte delle associazioni per i diritti civili e dure critiche dai partiti conservatori

Giorgio Pasetto, presidente di Area Liberal

Giorgio Pasetto, presidente di Area Liberal

A Verona il sindaco Damiano Tommasi ha scelto di registrare all’anagrafe comunale quattro bambini nati da coppie dello stesso sesso, riconoscendo come genitori entrambi i componenti della coppia. Un gesto che ha subito scatenato un acceso dibattito.

Nella città scaligera, le famiglie omogenitoriali ufficialmente censite sono 13: undici composte da due donne e due da due uomini, che nel complesso crescono 15 bambini. Di questi, quattro hanno ora un riconoscimento formale grazie alla firma del sindaco. Tre registrazioni sono state compiute già prima della decisione della Corte Costituzionale dello scorso maggio, che ha aperto al riconoscimento della madre non biologica nei casi di procreazione assistita in Italia.

La scelta è stata salutata con favore da Giorgio Pasetto, presidente di Area Liberal, che ha parlato di «un passo importante di civiltà». «Riconoscere questi bambini significa tutelare i loro diritti e mettere al centro il loro benessere, senza farsi guidare dalle ideologie», ha dichiarato. Pasetto ha poi invitato la politica a colmare il vuoto normativo che ancora lascia molte famiglie in una situazione di incertezza.

Non meno nette le critiche del consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che ha definito la decisione del sindaco «una forma di violenza contro i bambini». Secondo Valdegamberi, ogni figlio ha diritto a crescere con un padre e una madre: «Negare a priori questo diritto significa andare contro natura e contro i bisogni più profondi dei minori».

La scelta di Tommasi, dunque, ha acceso i riflettori su un tema che continua a dividere la politica italiana: il riconoscimento pieno delle famiglie arcobaleno e la tutela giuridica dei loro figli.

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