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Tutela ambientale
20.08.2025 - 17:30
Lago di Santa Maria
"Difendere i Laghi di Revine non è propaganda elettorale, ma un dovere istituzionale." Così Andrea Zanoni, consigliere regionale del Veneto per Alleanza Verdi e Sinistra, interviene sulle polemiche legate alla collocazione del Leone alato nel borgo di Fratta.
“Da anni segnalo le criticità del sito naturalistico: l’atrofizzazione dei laghi, l’inquinamento, gli scarichi abusivi, le escursioni in elicottero e le gare di pesca con mezzi a motore, che sono state fermate grazie alle mie segnalazioni ai Carabinieri forestali,” sottolinea Zanoni.
Il consigliere ha chiesto ad ARPAV di spostare la statua, citando il disagio lamentato dai cittadini per il traffico e il disturbo, intervento a cui ha dato seguito anche il sindaco Bof. Zanoni ricorda inoltre che l’associazione presieduta da Marina Montedoro, criticata per le accuse di strumentalizzazione politica, riceve 250.000 euro all’anno dalla Regione Veneto. “È legittimo che rappresentanti istituzionali e cittadini possano esprimersi su un’opera collocata in un sito protetto dalla Rete Natura 2000. Chiedo di rendere pubblico il costo complessivo dell’installazione,” aggiunge.
Secondo Zanoni, il Leone alato è solo la prima di tre opere previste: una piattaforma galleggiante da 576 metri quadrati e una passerella di 600 metri che comporteranno scavi e movimentazione di terreno, in un’area dove vivono decine di specie protette, sette delle quali in stato critico. “Non è valorizzazione, è aggressione ambientale,” osserva.
Pur riconoscendo l’importanza di celebrare l’anniversario UNESCO, Zanoni invita a privilegiare strumenti come il nuovo piano di gestione del sito, richiesto dall’UNESCO per il 2025, piuttosto che trasformare l’area in un parco giochi turistico legato al marketing del Prosecco.
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