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Sanità veneta
21.08.2025 - 17:20
Anna Maria Bigon
Il tema delle carenze di personale infermieristico torna al centro del dibattito regionale grazie a una mozione presentata dalla consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon. Il documento chiede alla Giunta regionale di adottare misure concrete per valorizzare la professione infermieristica e fermare l’emorragia di personale, che in Veneto tra il 2019 e il 2024 ha visto 4.489 dimissioni volontarie, pari a quasi un quarto del totale degli infermieri.
“Le dimissioni sono spesso legate a condizioni di lavoro difficili – spiega Bigon – tra carichi insostenibili, turni fino a 12 ore e compensi non adeguati alla professionalità richiesta. Questo crea un circolo vizioso: meno personale significa più lavoro per chi resta, con il rischio di nuove dimissioni e un impatto sulla qualità delle cure per i cittadini”.
La mozione sottolinea inoltre come l’apertura delle nuove strutture territoriali previste dalla riforma sanitaria, come Case e Ospedali di Comunità, rischi di restare sulla carta senza un intervento immediato per garantire la disponibilità di infermieri qualificati.
Il Pd propone alla Regione Veneto di:
Richiedere al Governo e alle istituzioni un aumento stabile degli stipendi per il personale infermieristico;
Introdurre incentivi e percorsi di carriera dedicati per valorizzare la professione;
Garantire condizioni di lavoro sostenibili con assunzioni straordinarie per colmare i vuoti di organico;
Sostenere i corsi di laurea in infermieristica e incentivare studenti e professionisti a rimanere in servizio;
Favorire il rientro in servizio di professionisti qualificati con contratti flessibili che permettano di conciliare lavoro e vita privata.
Secondo Bigon, interventi urgenti e strutturali sono fondamentali per assicurare un sistema sanitario veneto stabile e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini, proteggendo sia gli operatori sia la qualità delle cure.
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