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Politiche ambientali
23.08.2025 - 11:30
Il sopralluogo di Giovanni Manildo al torrente Vanoi
Nella giornata di ieri, Giovanni Manildo, candidato presidente per il centrosinistra, ha visitato la Valle del Vanoi per affrontare il tema della contestata diga, progetto che secondo molti rischia di compromettere il territorio montano. All’incontro erano presenti Alessandro Del Bianco, segretario del Partito Democratico Belluno Dolomiti, il sindaco di Lamon Loris Maccagnan e Michele Facen, coordinatore del Comitato per la salvaguardia del torrente Vanoi.
Nel corso della visita, Manildo ha sottolineato l’importanza di soluzioni alternative e sostenibili: “Il problema dell’acqua è serio, ma la risposta non può essere un progetto che mette a rischio il nostro ambiente e la sicurezza delle persone. Servono soluzioni concrete e sostenibili, come il recupero dei laghi esistenti e le Aree Forestali di Infiltrazione, che sono meno invasive e più efficienti. La diga del Vanoi non è la risposta. Come presidente, mi impegnerò per fermare questo progetto e per promuovere alternative che tutelino davvero il nostro territorio e le nostre risorse.”
Alessandro Del Bianco ha commentato con soddisfazione l’incontro: “Siamo estremamente soddisfatti dell’incontro di oggi. La presenza di Giovanni Manildo certifica e valorizza il lavoro del PD Belluno Dolomiti, che ha fatto del Vanoi, negli ultimi due anni, una battaglia identitaria oltre che politica. È stata importante la sua presenza, perché dimostra l’impegno serio e concreto di tutta la coalizione del centrosinistra. Al contrario, il centrodestra si muove in maniera scomposta, dicendosi contrario alla diga a Belluno e favorevole a Venezia, come abbiamo visto nelle votazioni in Consiglio Regionale. Noi siamo per la politica dell’estrema chiarezza: contrari alla diga, favorevoli alle alternative.”
Il sindaco di Lamon, Loris Maccagnan, ha definito la visita di Manildo “un atto politico e amministrativo estremamente significativo, un segnale importante di vicinanza ai territori e agli amministratori locali che si sono sempre espressi chiaramente contro questo progetto.”
Durante il sopralluogo, Manildo ha incontrato anche Michele Facen, che ha presentato un documento chiedendo che l’impegno contro la diga sia inserito nel programma elettorale e che vengano promosse soluzioni sostenibili. “Siamo contenti che Giovanni Manildo abbia sottoscritto questo patto per il Vanoi. Appena saranno ufficializzati tutti i candidati, invieremo il testo anche a loro chiedendo la sottoscrizione,” ha dichiarato Facen.
Il Comitato per la salvaguardia del torrente Vanoi ribadisce la necessità di soluzioni alternative come il recupero dei laghi esistenti e la creazione di Aree Forestali di Infiltrazione (AFI), strumenti che consentirebbero una gestione più sicura e rispettosa delle risorse idriche, senza le conseguenze di un’opera invasiva come la diga.
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