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Fiocco arcobaleno a Padova: una polemica di portata nazionale travolge la famiglia dell'assessora Colonnello

Margherita Colonnello, assessora alle politiche sociali di Padova, è stata vittima di insulti e accuse online per la scelta simbolica di non vincolare al sesso biologico il genere del figlio

Margherita Colonnello, assessora alle politiche sociali di Padova

Margherita Colonnello, assessora alle politiche sociali di Padova

Un fiocco arcobaleno sulla porta dell’ufficio comunale e subito scoppia la bufera. È quanto successo a Padova dopo la nascita del figlio dell’assessora alle politiche sociali Margherita Colonnello, venuto alla luce il 16 agosto. Invece del tradizionale fiocco azzurro, simbolo della nascita di un maschio, i genitori hanno scelto un arcobaleno, scatenando polemiche che hanno travolto la loro famiglia.

L'assessora ha affidato a un post su Facebook la sua risposta agli attacchi mediatici: “Il nostro bambino non ha ancora due settimane e mai avremmo pensato di dover passare questi giorni preziosi sommersi da polemiche nazionali e insulti online. La 'bestia' – termine con cui l'opposizione definisce la macchina mediatica della Lega – ha stravolto un discorso che avevamo pronunciato al Pride di Padova tre mesi fa, trasformandolo in una macchietta condivisa per alimentare odio verbale”.

L’assessora spiega che il suo intervento al Pride era nato per combattere gli stereotipi di genere, e che il fiocco arcobaleno rappresenta semplicemente un augurio di amore e pace, senza imporre alcuna scelta di genere al bambino. “Abbiamo promesso di stare sempre al suo fianco – aggiunge – in una società ancora troppo impaurita, qualunque strada deciderà di percorrere nella vita”.

Colonnello conclude chiedendo rispetto per la tranquillità familiare: “Speriamo che chi si erge a difensore della famiglia possa rispettare questi giorni intensi e bellissimi. Ringraziamo tutti coloro che ci stanno dimostrando solidarietà e vicinanza”.

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