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Cronaca
28.08.2025 - 11:35
Foto di repertorio
Un nuovo, grave episodio di violenza digitale colpisce una figura pubblica e rilancia l’urgenza di affrontare, in modo collettivo e deciso, il tema dell’abuso dell’immagine femminile sui social network. A finire nel mirino è stata Alessandra Moretti, europarlamentare del Partito Democratico, che ha denunciato pubblicamente la pubblicazione non autorizzata e manipolata di sue immagini su un forum online noto per contenuti offensivi e sessisti.
Il Circolo PD di Bassano del Grappa ha espresso solidarietà e vicinanza alla parlamentare e a tutte le donne coinvolte in simili episodi, definendoli «vergognosi attacchi» che rappresentano forme di violenza sempre più frequenti e difficili da contrastare.
«Il caso Moretti – si legge nella nota – è solo l’ultimo di una lunga serie. Denigrazione, svilimento, strumentalizzazione del corpo femminile: tutto ciò avviene quotidianamente, spesso nell'indifferenza generale. Queste pratiche colpiscono tutte le donne, nessuna esclusa».
Moretti, in un video diffuso online, ha annunciato di aver sporto denuncia, mostrando coraggio e determinazione. Il PD di Bassano definisce questo gesto «non solo doveroso, ma anche fondamentale per dare forza e voce a chi spesso non può difendersi».
Il Direttivo bassanese, però, guarda oltre il singolo episodio. Lancia un appello chiaro alla società civile e agli uomini in particolare:
«La violenza di genere non è un problema delle sole donne. È una piaga sociale che riguarda tutti. È il momento che anche gli uomini che si riconoscono nei valori del rispetto e della parità prendano parola, pubblicamente, e contribuiscano a cambiare la narrazione».
Un richiamo a non essere complici, nemmeno con il silenzio, di una cultura che continua a trattare le donne come oggetti da esibire o ridicolizzare online, spesso sotto l'illusione dell'anonimato.
Il Circolo PD conclude sottolineando che «ogni abuso online è figlio di una cultura profondamente sbagliata, e combatterla è un dovere collettivo». Per questo, invita cittadine e cittadini, a partire dalle istituzioni, a non restare indifferenti, sostenendo chi denuncia e pretendendo regole più stringenti contro l’uso distorto delle piattaforme digitali.
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