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Cronaca
30.08.2025 - 13:19
Foto di repertorio
Il maltempo che si è abbattuto nella tarda serata di giovedì ha provocato una serie di criticità lungo la Statale 51 di Alemagna e le strade provinciali limitrofe, con frane e colate di fango che hanno costretto alla chiusura temporanea dei tratti più pericolosi. A San Vito di Cadore, dopo la violenta colata che ha riversato tra i 15 e i 20 mila metri cubi di materiale sotto la parete della Croda Marcora, la strada è stata riaperta solo nella mattinata di venerdì, dopo il lavoro incessante di rimozione di fango e massi.
La situazione ha destato preoccupazione, in particolare per la modifica radicale della configurazione del versante, che ha reso necessario un nuovo posizionamento dei sistemi di monitoraggio. I tecnici della Provincia di Belluno, in collaborazione con Anas e i Servizi Forestali, hanno già avviato le operazioni di messa in sicurezza, con l’obiettivo di prevenire ulteriori rischi.
Intanto, nella notte tra giovedì e venerdì, un masso di grandi dimensioni è precipitato al km 110 della SP 251 in località Soffranco, Val di Zoldo, costringendo alla chiusura temporanea della strada per il sopralluogo e la rimozione del materiale.
Nel frattempo, i residenti e i viaggiatori hanno dovuto percorrere percorsi alternativi, utilizzando la A27 con pedaggio, fino alla riapertura della statale tra Nove e Fadalto. Il sindaco di San Vito, Franco De Bon, ha confermato la gravità dell’evento, ringraziando Anas per la gestione efficace dell’emergenza.
Le autorità locali rimangono in costante vigilanza, pronte a intervenire qualora le condizioni meteo dovessero peggiorare nuovamente, per garantire la sicurezza di chi vive e transita in queste aree montane.
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