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Camani (PD): “Il Veneto ha bisogno di un Patto per il Lavoro. Serve salario minimo e alloggi per i lavoratori”

La capogruppo dem commenta i dati Istat: “Segnali preoccupanti, è tempo di scelte coraggiose per rilanciare economia e potere d'acquisto”

Camani (PD): “Il Veneto ha bisogno di un Patto per il Lavoro. Serve salario minimo e alloggi per i lavoratori”

Foto di repertorio

Davanti ai dati Istat che certificano il rallentamento dell’economia italiana, la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani, lancia un appello: “È il momento di investire seriamente sul lavoro, sui salari e sulla dignità dei lavoratori. Solo così si può invertire la rotta”.

Secondo Camani, il quadro delineato dall’Istat è inequivocabile: il PIL in flessione nel secondo trimestre 2025, consumi stagnanti, inflazione che colpisce i beni essenziali e l’aumento dei costi abitativi e scolastici stanno mettendo in difficoltà soprattutto il ceto medio e i redditi più bassi.

“Il rallentamento dell’economia – spiega Camani – è aggravato dal calo del potere d’acquisto delle famiglie. La spesa quotidiana diventa insostenibile per molti, tra carrello della spesa più caro, affitti in crescita e rincari legati al ritorno a scuola”.

Un nuovo patto per rilanciare l’economia

Camani propone una strategia regionale per affrontare la crisi in atto, puntando sul lavoro stabile e ben retribuito. Due le priorità indicate: l’introduzione del salario minimo orario negli appalti pubblici e nuove politiche abitative, con alloggi a prezzi calmierati per i lavoratori.

“Dobbiamo riprendere in mano il tema del salario minimo e ridare centralità al lavoro nelle politiche pubbliche – aggiunge –. Serve una reazione forte e concreta. È tempo di costruire un grande Patto per il Lavoro del Veneto, che unisca imprese, lavoratori e istituzioni per rilanciare lo sviluppo, favorendo occupazione di qualità e maggiore equità sociale”.

Occupazione in crescita, ma non basta

Tra gli indicatori Istat, l’unico dato in positivo è l’aumento dell’occupazione. Per Camani, però, questo non può bastare se non accompagnato da tutele, salari dignitosi e condizioni di vita sostenibili.

“C'è ancora troppo mismatch tra domanda e offerta di lavoro, anche perché spesso mancano condizioni abitative e retributive accettabili. Investire sul capitale umano e sulla sicurezza del lavoro significa anche rendere il Veneto un territorio più attrattivo per i lavoratori, italiani e stranieri”.

Conclude la capogruppo PD:

“La Regione non può restare ferma. È tempo di scelte concrete e coraggiose. Solo così si può offrire una prospettiva reale a chi oggi è alle prese con salari bassi e un futuro incerto”.

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