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Sanità
01.09.2025 - 15:46
Foto di repertorio
Allarme a Montegrotto Terme, dove 1.600 cittadini si trovano senza medico di medicina generale a causa del pensionamento di un professionista e della mancata nomina di un sostituto da parte dell’Ulss 6 Euganea. A segnalare il caso è il consigliere regionale Fabrizio Boron del Gruppo Misto, che punta il dito contro una gestione che rischia di compromettere un diritto fondamentale alla salute.
«Una comunità intera è rimasta senza un punto di riferimento medico – sottolinea Boron – e questo genera comprensibili disagi, soprattutto per le persone più fragili o anziane. È inaccettabile che un servizio così essenziale venga a mancare per carenze organizzative».
Nel suo intervento, Boron propone un’immediata attivazione delle misure previste dalla Legge regionale 48/2018 – il Piano Sociosanitario del Veneto – che consente il coinvolgimento delle strutture private accreditate per coprire temporaneamente i vuoti assistenziali.
«Se non ci sono medici disponibili in graduatoria, allora si utilizzino le risorse alternative già previste dalla normativa. La sanità pubblica non può permettersi queste interruzioni: va garantita attraverso una collaborazione efficace tra pubblico e privato», ribadisce il consigliere.
Per fare luce sulla situazione, Boron ha chiesto alla direzione dell’area sanità e sociale di fornire l’elenco aggiornato dei medici in graduatoria, in modo da capire quali ostacoli abbiano impedito l’assegnazione del posto vacante.
«In questo momento la priorità deve essere la tutela dei cittadini – conclude – che si ritrovano improvvisamente privi del loro primo interlocutore con il Servizio Sanitario Nazionale. Serve una soluzione immediata per ridare a Montegrotto Terme un medico di base operativo».
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