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Prevenzione antimafia

A 43 anni dall'attentato al prefetto Dalla Chiesa, Venezia punta su un nuovo protocollo antimafia

La Giunta comunale ha approvato l’intesa con la Prefettura per rafforzare i controlli e tutelare l’economia turistica del territorio

Il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa

Il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa

Nel giorno della memoria dell’attentato in cui persero la vita il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo, la Giunta comunale di Venezia ha approvato una delibera che sancisce l’adesione al Protocollo di legalità promosso dalla Prefettura. Il provvedimento, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro e dell’assessore al Commercio Sebastiano Costalonga, riguarda i settori turistico-alberghiero e della ristorazione, con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione amministrativa contro le infiltrazioni mafiose.

L’accordo prevede controlli più stringenti su nuove aperture, subentri e variazioni di attività, imponendo l’obbligo di acquisizione della comunicazione antimafia. L’intento è favorire un’azione coordinata ed efficace tra Comune, Prefettura e forze dell’ordine.

«Venezia è una città che punta sul lavoro – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – ed è nostro dovere proteggere l’economia sana e le imprese oneste. Con questo protocollo rafforziamo la collaborazione istituzionale per prevenire ogni tentativo di infiltrazione criminale, garantendo trasparenza e regole chiare in comparti strategici come l’alberghiero e la ristorazione. La legalità è la base per la crescita, l’occupazione e il futuro della comunità».

Anche l’assessore Costalonga ha ribadito l’importanza dell’intesa: «Settori vitali come turismo e ristorazione, particolarmente delicati nelle fasi di avvio delle attività, richiedono massima attenzione. L’adesione al protocollo ci consentirà di prevenire e contrastare tempestivamente eventuali condizionamenti criminali. La tutela della legalità è fondamentale per una concorrenza leale, per qualificare l’offerta turistica e per salvaguardare l’immagine del Paese».

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