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Investimenti in Polesine: Confindustria Veneto Est smentisce i dati parziali e rilancia la Zona Logistica Semplificata

Il vicepresidente Carlo Scabin invita a unire le forze per sostenere lo sviluppo industriale nel territorio, sottolineando la necessità di stabilità e continuità negli incentivi fiscali

Investimenti in Polesine: Confindustria Veneto Est smentisce i dati parziali e rilancia la Zona Logistica Semplificata

Foto di repertorio

La Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia - Rodigino, nota anche come Bluegate, continua a essere un’opportunità concreta per le imprese del Polesine. A chiarire la reale situazione degli investimenti nel territorio è intervenuto Carlo Scabin, vicepresidente per il Territorio di Rovigo di Confindustria Veneto Est, che ha respinto le recenti interpretazioni parziali e fuorvianti sui numeri legati agli investimenti nella ZLS.

Secondo Scabin, l’assenza di progetti registrati allo Sportello Unico Digitale (SUAP) regionale non significa mancanza di interesse o investimenti. Molte aziende, infatti, effettuano investimenti in beni strumentali – come macchinari e impianti – senza necessità di autorizzazioni edilizie e quindi senza passare dal SUAP, ma comunicano direttamente all’Agenzia delle Entrate la portata dei loro interventi entro precise scadenze. L’ente fiscale, spiega il vicepresidente, sarà responsabile di quantificare e ufficializzare a inizio 2026 il credito d’imposta spettante.

«I dati parziali non devono trarre in inganno – afferma Scabin –. Ci sono importanti operazioni in corso in Polesine e la vera sfida è ora garantire stabilità agli incentivi, in particolare assicurare un credito d’imposta almeno triennale per dare sicurezza agli investitori».

L’obiettivo è chiaro: «La ZLS deve diventare un volano di crescita e sviluppo per il territorio – prosegue Scabin –. Questo richiede uno sforzo collettivo, coinvolgendo Regione, Comuni, imprese e sindacati, per migliorare infrastrutture, logistica e condizioni operative». La visione condivisa è di promuovere con decisione il Polesine come polo industriale attrattivo, puntando su una strategia territoriale forte e coordinata.

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