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Numero verde anti-suicidi del Veneto, 7.757 persone hanno chiesto aiuto in due anni

Dal 2023 a oggi, il servizio regionale attivo 24 ore su 24 continua a offrire ascolto e supporto immediato a chi attraversa momenti di crisi

Il servizio per la prevenzione dei suicidi della regione Veneto

Il servizio per la prevenzione dei suicidi della regione Veneto

In poco meno di due anni, 7.757 persone in difficoltà si sono rivolte al numero verde gratuito contro i suicidi 800 334343, servizio della Regione del Veneto attivo giorno e notte per offrire ascolto psicologico immediato.

«È una mano tesa a chi affronta momenti di forte crisi, per non lasciarli soli», ha sottolineato l’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, ricordando l’importanza del servizio in occasione della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio, che si celebra il 10 settembre.

Il numero verde è nato nel 2012 durante la crisi economica che aveva colpito duramente imprenditori e famiglie venete. Nel 2016 è stato potenziato per assistere i risparmiatori coinvolti nel fallimento delle banche popolari locali, e durante la pandemia da Covid-19 si è rivelato uno strumento fondamentale per affrontare difficoltà economiche, lavorative e sociali.

Dal settembre 2023, il servizio è stato riorganizzato grazie a una collaborazione tra pubblico e privato sociale: Azienda Zero e la Cooperativa Mano Amica hanno preso in carico la gestione, precedentemente affidata all’Ulss 7 Pedemontana.

I dati raccolti evidenziano che il 49% degli utenti è uomo e il 51% donna. La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 46 e i 64 anni (33%), seguita dai 26-35enni (20%) e dai giovani tra 18 e 25 anni (11%). Le chiamate provengono soprattutto da Padova (26%), Venezia e Vicenza (15% ciascuna), Treviso (14%), Verona (10%), mentre le province di Rovigo e Belluno registrano percentuali più basse.

Nella maggior parte dei casi, le persone contattano il numero verde per crisi personali, ma circa 1 chiamata su 10 riguarda ideazioni suicide.

«Dopo tanti anni – ha concluso Lanzarin – questo servizio resta un presidio fondamentale per il benessere psicologico dei veneti. È un motivo di orgoglio vedere che la Regione continui a sostenere chi ha bisogno di aiuto».

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