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Un nuovo inizio

Da sindaco a panettiere: la sorprendente nuova vita di Arnaldo Pitton a Meduna di Livenza

Dopo 42 anni di lavoro e la cassa integrazione a un anno dalla pensione, l’ex primo cittadino trevigiano trova un’inaspettata seconda occasione tra farine, forni e grissini nello storico panificio di paese

Arnaldo Pitton impasta grissini col suo nuovo titolare Michele Berti

Arnaldo Pitton impasta grissini col suo nuovo titolare Michele Berti

La vita può cambiare in un attimo, anche per chi ha indossato la fascia tricolore del proprio comune per anni. È il caso di Arnaldo Pitton, 57 anni, sindaco di Meduna di Livenza al secondo mandato, che dopo essere finito in cassa integrazione a un passo dalla pensione ha deciso di rimettersi in gioco… con il camice da panettiere.

Pitton, che per 42 anni aveva guidato le manutenzioni di un’azienda trevigiana, si è trovato improvvisamente senza il lavoro di una vita e con un’indennità da sindaco di appena 8.000 euro lordi all’anno. “Sembrava un periodo ponte, invece ho scoperto che la cassa integrazione non pagava i contributi”, racconta Pitton.

La notizia del suo “licenziamento” ha subito fatto il giro del paese, arrivando alle orecchie di Michele Berti, titolare dello storico panificio locale. Senza pensarci due volte, Berti gli ha offerto un posto nel suo laboratorio, valido fino al 31 dicembre. E così, alle 3 del mattino, Pitton si è presentato tra impastatrici e forni, pronto a imparare l’arte del pane, delle pizze e dei grissini.

Con entusiasmo e curiosità, l’ex sindaco ha appreso in fretta le basi del mestiere, impastando i primi grissini e condividendo sui social una foto ironica con la didascalia “Boss in incognito”, richiamando la celebre trasmissione televisiva. “Ora imparerò un mestiere e mi piace. Posso essere un esempio per i giovani: ci si può reinventare a ogni età”, confida Pitton, la cui famiglia ha una lunga tradizione di impegno civico: nonno sindaco e podestà, padre vicesindaco, zio responsabile dell’Anagrafe. “Siamo un po’ i Kennedy del paese”, scherza.

Finito il turno nel panificio, Pitton attraversa la strada per tornare in Municipio, tra scartoffie e incombenze amministrative, senza mai trascurare la vita associativa e le sagre di Meduna. Una storia di resilienza e spirito di comunità che racconta come, nel cuore del Veneto, anche le carriere più istituzionali possano trasformarsi in esperienze inaspettate e genuine.

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