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Sanità veneta, in arrivo 203 milioni per quattro ospedali del territorio

Oderzo, Mestre, Bassano e Legnago al centro di un maxi piano di lavori tra nuovi edifici, reparti potenziati e adeguamenti di sicurezza

L'ospedale di Mestre

L'ospedale di Mestre

Arrivano notizie incoraggianti per la sanità del Veneto: la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera a un pacchetto di interventi per un valore complessivo di oltre 203 milioni di euro, destinati a quattro ospedali della regione. Si tratta delle strutture di Oderzo, Mestre, Bassano del Grappa e Legnago, che saranno interessate da importanti lavori di ristrutturazione, ampliamento e messa in sicurezza.

Le risorse arrivano in gran parte da Roma (193 milioni), con un cofinanziamento regionale di poco più di 10 milioni. “L’obiettivo è garantire ai veneti ospedali moderni, sicuri e all’altezza delle sfide sanitarie di oggi”, ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, sottolineando l’importanza degli interventi anche sul piano antisismico e antincendio.

Nel dettaglio, all’ospedale di Oderzo (Treviso) sono previsti 20,3 milioni di euro per un nuovo edificio a quattro piani e la riorganizzazione dei reparti di radiologia, medicina e chirurgia, oltre ad altri lavori di adeguamento.
A Mestre (Venezia) l’ampliamento, conosciuto come Angelino, comporterà la costruzione di un nuovo fabbricato da 18 mila metri quadrati, destinato ad accogliere i reparti materno-infantili, il pronto soccorso pediatrico, la psichiatria e diversi servizi centralizzati, con un investimento da 58 milioni di euro.
A Bassano del Grappa (Vicenza) i 25 milioni stanziati serviranno per rinforzare la struttura, ammodernare sale operatorie e spazi tecnici, creare nuove aree dedicate all’endoscopia e dotare l’ospedale di attrezzature più moderne.
Infine, a Legnago (Verona) il piano più imponente, da 100 milioni, porterà alla costruzione di una nuova piastra delle emergenze e reparti di degenza, con una riorganizzazione complessiva che, a regime, garantirà 359 posti letto tra medicina, chirurgia, materno-infantile, terapia intensiva e riabilitazione.

“Questi lavori – ha spiegato Lanzarin – permetteranno di consegnare ai cittadini strutture sanitarie più moderne, sicure e funzionali, capaci di rispondere alle esigenze di oggi e di domani”.

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