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Polemica sulla vendemmia
16.09.2025 - 17:54
Andrea Zanoni, AVS
È scontro aperto sul caporalato in Veneto tra Andrea Zanoni, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra, e l’assessore all’Agricoltura Federico Caner. Zanoni risponde alle accuse di quest’ultimo, che aveva definito “deliranti” le sue recenti dichiarazioni sul fallimento della “lista” volontaria anti-sfruttamento promossa dalla Prefettura.
“Collegare le mie parole a presunti atti di protesta nei vigneti è un modo scorretto di strumentalizzare la politica, fatto in piena campagna elettorale”, afferma Zanoni. “Il vero problema è che nessuna associazione agricola ha iscritto nemmeno un lavoratore alla check-list contro il caporalato, un’iniziativa utile e necessaria che avrebbe dovuto proteggere chi lavora nei campi.”
Il consigliere sottolinea come la situazione sia evidente soprattutto a Treviso, dove la sperimentazione della Rete per il Lavoro Agricolo di Qualità non ha prodotto risultati concreti. “La Regione sembra voltarsi dall’altra parte di fronte a strumenti che potrebbero contrastare l’illegalità. Non basta dichiarare impegni: serve agire sul serio.”
Tra le proposte concrete di Zanoni, l’obbligo di dotare ogni lavoratore di una pettorina con codice identificativo, la revoca di incentivi pubblici alle aziende che commettono abusi e un rafforzamento dei controlli da parte degli SPISAL. Secondo il consigliere, modificare la Legge Bossi-Fini sarebbe fondamentale per evitare che chi non conosce la lingua o non ha un alloggio finisca nelle mani del caporalato.
“Di delirante,” conclude Zanoni, “c’è solo l’assenza della Regione nell’affrontare un tema di gravità enorme. Noi invece proponiamo misure concrete per garantire legalità, dignità del lavoro e sicurezza nei campi veneti.”
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