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Polemica storica
16.09.2025 - 18:07
La sindaca di Rovigo Valeria Cittadin
La politica locale di Rovigo è tornata a far discutere. La sindaca Valeria Cittadin, civica di centrodestra, ha suscitato polemiche associando la memoria di Charlie Kirk, l'influencer filo-Trumpiano ucciso nello Utah, a quella di Giacomo Matteotti, il celebre deputato rodigino simbolo della democrazia assassinato per le sue idee politiche nel 1924.
La scintilla è scattata dopo che il centrosinistra in Consiglio comunale ha rifiutato di osservare un minuto di silenzio in onore di Kirk. “Perdere la vita per le proprie idee è sconvolgente e inaccettabile — ha scritto Cittadin su Facebook —. Purtroppo anche nel nostro Consiglio comunale non c’è stata unanime solennità nel manifestare il ripudio di questo atroce assassinio. Una mancanza di sensibilità e rispetto che lascia amarezza”.
La sindaca ha sottolineato come non esistano “morti di Serie A e di Serie B” e ha espresso dispiacere nel constatare che proprio chi celebra Matteotti abbia minimizzato l’accaduto. Non è la prima volta che Cittadin richiama il tema dei valori della memoria partigiana: già in occasione della morte di Amine Gara, giovane tunisino di 22 anni ucciso in centro a Rovigo a luglio, aveva tirato in ballo la canzone dei partigiani “Bella Ciao”, sostenendo che dovesse essere cantata anche contro gli stranieri violenti, da lei paragonati agli invasori nazi-fascisti.
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