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Sguardi sul Veneto

Tre luoghi del Veneto che (forse) non conosci, ma che ti lasceranno a bocca aperta

Dimentica Venezia e le solite mete: tra monasteri sommersi, giardini surreali e villaggi dimenticati, ecco tre perle nascoste che raccontano un Veneto inedito

Tre luoghi del Veneto che (forse) non conosci, ma che ti lasceranno a bocca aperta

Immagine di repertorio

1. Il Giardino di Valsanzibio (Galzignano Terme – Padova)

Un labirinto di siepi, giochi d’acqua e simbolismi antichi: questo luogo, ai piedi dei Colli Euganei, è un capolavoro del barocco italiano e uno dei giardini monumentali meglio conservati d’Europa. Costruito nel Seicento dalla nobile famiglia Barbarigo, è un viaggio allegorico tra arte, spiritualità e paesaggio. Perfetto per perdersi... per ritrovarsi.

Perché è inusuale: Nonostante sia a mezz’ora da Padova, è ancora poco frequentato dal turismo di massa. Visitato spesso solo da appassionati e scolaresche, è uno scrigno verde senza tempo.

2. Il Campanile sommerso di Curon… del Veneto (Farra d’Alpago – Belluno)

Tutti conoscono la famosa torre che emerge dal Lago di Resia in Alto Adige, ma pochi sanno che anche il Veneto ha il suo “campanile sommerso”. È quello della chiesa di Santa Croce, visibile quando le acque del Lago di Santa Croce si abbassano. Una suggestione che unisce leggenda e memoria, nel silenzio delle montagne bellunesi.

Perché è inusuale: Non è sempre visibile: serve fortuna e tempismo. Ma quando riemerge, lo spettacolo è magico. Una storia dimenticata che riemerge letteralmente dalle acque.

3. Cison di Valmarino (Treviso): il borgo degli artigiani silenziosi

Nel cuore delle colline del Prosecco, c’è un piccolo borgo che sembra fermo nel tempo. Meno noto dei suoi vicini Conegliano e Valdobbiadene, Cison ospita ogni anno “Artigianato Vivo”, una mostra-mercato che trasforma le vie del paese in un laboratorio a cielo aperto. Ma anche fuori stagione, Cison merita: per i suoi cortili nascosti, i mulini restaurati lungo la Via dell’Acqua e il Castello Brandolini che domina il paesaggio.

Perché è inusuale: È un esempio riuscito di rigenerazione rurale e turistica, ma senza l’assalto del turismo mordi-e-fuggi. Un angolo che ha scelto la bellezza lenta.

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