Atom Delivery lascia Padova: i dipendenti trasferiti a Milano

La decisione dopo la fine del rapporto con Nexive, società del Gruppo Poste Italiane. La Slc Cgil Veneto parla di strategia confusa e chiede garanzie

Adamo Chiesa

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19.09.2025 - 11:47

CGIL Veneto

Atom Delivery, azienda di logistica attiva nella consegna di posta e pacchi, ha annunciato che a partire da ottobre i suoi sette dipendenti padovani saranno trasferiti a Milano. Una scelta che segna di fatto l’uscita dell’impresa dal territorio veneto, conseguenza della cessazione della fornitura di servizi con Nexive, realtà del settore spedizioni entrata nel 2021 sotto il controllo di Poste Italiane. “La riduzione del lavoro ha reso insostenibile per Atom Delivery rimanere a Padova – spiega Stefano Gallo, sindacalista della Slc Cgil Veneto –. Oltre al destino dei sette lavoratori, ciò che preoccupa è il segnale che arriva per l’intero comparto”. Il sindacato critica la linea di Poste Italiane, accusata di voler eliminare la concorrenza più che rafforzare la rete di collaborazioni. “Parliamo di un’azienda che ricopre un ruolo centrale nel Paese e che dovrebbe avere una condotta trasparente e responsabile – aggiunge Gallo –. Invece la sensazione è che si punti a spegnere i competitor”. La Slc Cgil Veneto chiede a Poste Italiane chiarezza sugli impegni presi e soprattutto garanzie di occupazione. “Se davvero vuole essere l’‘Azienda Paese’, come ama definirsi – conclude Gallo – non può dimenticare la collettività e deve dimostrarlo con i fatti, non solo con le parole”.

“La riduzione del lavoro ha reso insostenibile per Atom Delivery rimanere a Padova – spiega Stefano Gallo, sindacalista della Slc Cgil Veneto –. Oltre al destino dei sette lavoratori, ciò che preoccupa è il segnale che arriva per l’intero comparto”.

Il sindacato critica la linea di Poste Italiane, accusata di voler eliminare la concorrenza più che rafforzare la rete di collaborazioni. “Parliamo di un’azienda che ricopre un ruolo centrale nel Paese e che dovrebbe avere una condotta trasparente e responsabile – aggiunge Gallo –. Invece la sensazione è che si punti a spegnere i competitor”.

La Slc Cgil Veneto chiede a Poste Italiane chiarezza sugli impegni presi e soprattutto garanzie di occupazione. “Se davvero vuole essere l’‘Azienda Paese’, come ama definirsi – conclude Gallo – non può dimenticare la collettività e deve dimostrarlo con i fatti, non solo con le parole”.