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Laguna Palace, due anni di silenzio: l'hotel simbolo di Mestre chiude per lavori

Accordo salva-lavoratori: ricollocati 13 dipendenti, incentivi per chi accetta il trasferimento

Laguna Palace, due anni di silenzio: l'hotel simbolo di Mestre chiude per lavori

Foto di repertorio

Il 30 settembre calerà il sipario sul Laguna Palace, l’hotel che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per l’accoglienza turistica e congressuale a Mestre. Dopo l’uscita degli ultimi ospiti, la struttura sarà chiusa per almeno due anni per una ristrutturazione radicale. Un intervento necessario per riportare ai livelli richiesti un immobile di quelle dimensioni e caratteristiche, ma che apre scenari ancora poco chiari sul destino finale dell’edificio.

Acquistato nel 2023 per 24 milioni di euro dalla società Cobalto Spa, a seguito della liquidazione del precedente proprietario, l’hotel entrerà in una fase di transizione. 

La struttura, costruita nei primi anni Duemila e con una capienza di oltre 370 camere, rappresentava uno dei progetti simbolo della rigenerazione urbanistica della città. Ora, il vuoto lasciato rischia di essere più che fisico: si teme uno stop prolungato che potrebbe compromettere un intero comparto dell’economia locale.

Sul fronte occupazionale, l’intesa raggiunta lo scorso 23 settembre in sede regionale ha permesso di limitare i danni. Dei 20 dipendenti diretti del Laguna Palace, 13 verranno assorbiti nelle altre tre strutture Nh presenti sul territorio veneziano. Per i restanti sette, saranno offerte posizioni in sedi al di fuori della provincia di Venezia o della regione. A questi ultimi verrà garantito un supporto per l’alloggio e un contributo economico di duemila euro. Per chi sceglierà di non accettare il trasferimento, saranno previsti indennizzi compresi tra una e sei mensilità, oltre agli ammortizzatori sociali previsti.

Il Comune di Venezia ha manifestato l’intenzione di monitorare l’andamento dei lavori, ritenendo la riapertura dell’hotel strategica sia per il rilancio dell’area sia per i servizi che la struttura forniva a residenti e turisti. Anche la Regione del Veneto ha riconosciuto il valore dell’accordo raggiunto tra sindacati, azienda e associazioni di categoria, considerandolo un passo utile per garantire continuità occupazionale e ridurre l’impatto sociale della chiusura.

Tuttavia, il futuro dell’edificio rimane avvolto nell’incertezza. La proprietà non ha ancora comunicato né i tempi precisi né le intenzioni circa la destinazione d’uso al termine della ristrutturazione. Alcune ipotesi parlano di un rilancio come struttura di fascia alta, altre di una possibile trasformazione parziale in centro direzionale o spazi commerciali. Al momento, però, si tratta solo di speculazioni.

Intanto, in una città che negli ultimi anni ha conosciuto una rinascita turistica e immobiliare, la perdita – anche temporanea – di un’infrastruttura come il Laguna Palace viene percepita come un colpo importante. L’albergo non era solo un punto di ospitalità, ma un nodo vitale per eventi, congressi e servizi connessi.

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