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Calcio. Coppa Italia
25.09.2025 - 11:28
Giovanni Stroppa
Una serata di Coppa Italia al Bentegodi che passerà agli archivi come una battaglia tattica più che spettacolare, e che ha sorriso al Venezia solo dopo una lunga lotteria ai rigori. Tra Verona e Venezia, il derby veneto più atteso si è trasformato in una sfida di nervi e resistenza, sotto un nubifragio che ha messo a dura prova i giocatori e il pubblico.
Il primo tempo è stato povero di emozioni: le due squadre, entrambe con molte seconde linee in campo, hanno sofferto il campo pesante e una pioggia battente che ha rallentato il ritmo e bloccato ogni trama offensiva. A complicare ulteriormente la serata, una sospensione di circa quindici minuti a inizio ripresa causata da un violento temporale con grandine.
I tecnici Zanetti e Stroppa hanno ruotato le pedine in vista del campionato, sacrificando brillantezza e ritmo, e ne è venuta fuori una partita priva di occasioni nitide. Solo il Venezia ha provato a farsi notare con qualche sortita del giovane Compagnon, ma senza mai davvero impensierire il portiere Perilli.
La contesa è così finita 0-0 e si è decisa dal dischetto. Qui è emersa la differenza tra i portieri: Plizzari, ex promessa cresciuta con Pescara e ora pilastro del Venezia, ha fatto la differenza parando il rigore decisivo di Ebosse, regalando ai lagunari la vittoria per 5-4. Per il Verona, invece, non è bastata la precisione degli altri tiratori.
Con questo successo, il Venezia conquista un prezioso biglietto per San Siro, dove a dicembre affronterà l’Inter negli ottavi di finale. Una boccata d’ossigeno importante per la squadra di Stroppa, reduce da qualche passo falso recente, e un’occasione per giocarsi qualcosa di grande nel prosieguo della stagione.
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