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Il caso Pfas

La risposta di Etra alle accuse di contaminazione da Pfas: "Si tratta di una grande montatura"

Etra: analisi ufficiali confermano valori sotto il 50% del limite e parlano di "grande montatura"

La risposta di EtraGuardi alle accuse di contaminazione da Pfas: "Si tratta di una grande montatura"

Flavio Frasson e Chiara Luisetto

La questione delle tracce di Pfas rilevate nei pozzi delle zone di Bassano del Grappa e Creazzo, sollevata dalla consigliera regionale Chiara Luisetto (Partito Democratico), ha suscitato un acceso dibattito in Veneto. L’interrogazione urgente riguardava la possibile contaminazione delle acque e le implicazioni per la salute pubblica, chiedendo alla Giunta regionale di fornire risposte concrete e trasparenti. A rispondere è stato Flavio Frasson, presidente di Etra, che ha smentito le accuse, definendo il caso una “grande montatura”.

Frasson ha esordito sostenendo che il problema è del tutto inventato: “Non esiste alcun problema, quello che stiamo vedendo è solo una grande montatura. Alcuni comitati hanno effettuato campionamenti su acque Etra, senza specificare le modalità e senza alcuna validazione scientifica ufficiale”.

Nonostante la polemica sui campionamenti spontanei, Etra ha collaborato con ULSS, ARPAV e con il Comune di Bassano per ripetere le analisi. “Le analisi ripetute, sia da noi sia dall’ULLS, hanno confermato i risultati già in possesso. I livelli di Pfas sono ben al di sotto dei limiti di legge, con valori che non superano il 50% del limite consentito. Se vogliamo acque completamente pure, dobbiamo rivolgerci all’acqua distillata”.

Frasson ha ribadito il ruolo di Etra come azienda pubblica: “Non dobbiamo vendere acqua, ma garantire la qualità del servizio ai cittadini. I nostri controlli sono costanti e siamo i primi ad assumerci la responsabilità della qualità delle acque distribuite”. Non è corretto, secondo lui, mettere in dubbio i risultati di ULSS o ARPAV a favore di laboratori privati con minore esperienza nelle analisi ambientali.

Frasson ha criticato le polemiche politiche che strumentalizzano il tema della qualità dell’acqua: “Il diritto all’informazione è sacrosanto, ma non deve creare allarmismi ingiustificati”. 

La risposta di Frasson chiarisce la posizione di Etra, che ritiene le acque distribuite sicure e conformi alla normativa

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