Il deputato Stefani al dibattito di Legambiente a Padova: la tutela ambientale è una sfida comune

Durante l’incontro, l’onorevole ha sottolineato l’importanza di superare le contrapposizioni ideologiche, proponendo strumenti di sostegno ai Comuni, percorsi formativi e tariffe sociali per la mobilità

Adamo Chiesa

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27.09.2025 - 09:45

L’onorevole Alberto Stefani

«La terra è la casa di tutti e non ha bandiere politiche». Con queste parole l’onorevole Alberto Stefani ha aperto il suo intervento a un dibattito promosso da Legambiente a Padova. Il deputato ha ribadito come la difesa dell’ambiente non possa essere ridotta a una battaglia di parte, ma rappresenti una sfida collettiva da affrontare con pragmatismo. «Le contrapposizioni ideologiche non servono – ha spiegato –. Dobbiamo garantire posti di lavoro, sviluppo e sostenibilità economica, tanto quanto valorizzare il nostro territorio e tutelare gli ecosistemi, per consegnarli alle prossime generazioni in condizioni migliori». Stefani ha indicato alcune priorità: meccanismi premiali per i Comuni che investono in rigenerazione e rinaturalizzazione, scuole di formazione e academy territoriali per diffondere consapevolezza ambientale, e un uso più esteso dei big data per migliorare le conoscenze a disposizione. Tra le proposte anche tariffe sociali per la mobilità, affinché i costi della transizione ecologica non ricadano sui lavoratori e sulle fasce più deboli.

«La terra è la casa di tutti e non ha bandiere politiche». Con queste parole l’onorevole Alberto Stefani ha aperto il suo intervento a un dibattito promosso da Legambiente a Padova.

Il deputato ha ribadito come la difesa dell’ambiente non possa essere ridotta a una battaglia di parte, ma rappresenti una sfida collettiva da affrontare con pragmatismo. «Le contrapposizioni ideologiche non servono – ha spiegato –. Dobbiamo garantire posti di lavoro, sviluppo e sostenibilità economica, tanto quanto valorizzare il nostro territorio e tutelare gli ecosistemi, per consegnarli alle prossime generazioni in condizioni migliori».

Stefani ha indicato alcune priorità: meccanismi premiali per i Comuni che investono in rigenerazione e rinaturalizzazione, scuole di formazione e academy territoriali per diffondere consapevolezza ambientale, e un uso più esteso dei big data per migliorare le conoscenze a disposizione. Tra le proposte anche tariffe sociali per la mobilità, affinché i costi della transizione ecologica non ricadano sui lavoratori e sulle fasce più deboli.